“A volte sembra una forzatura. Rischia di essere un limite. Se diventasse concreto negli ultimi sedici metri diventerebbe un giocatore compiuto”

Il tiro a giro di Lorenzo Insigne finisce sul Corriere della Sera. Un marchio di fabbrica che è ormai un’ossessione, per il capitano del Napoli, scrive il quotidiano. Qualcosa che rischia di trasformarsi in un limite. E un invito a Lorenzo: meno ghirigori e più concretezza. Per diventare finalmente un giocatore compiuto.
“Il primo tiro è stato suo. Naturalmente con il giro, il marchio di fabbrica di Lorenzo Insigne. La specialità della casa. Stavolta, però, troppo prevedibile. A volte sembra quasi una forzatura. Il capitano del Napoli insiste sempre con lo stesso colpo, omaggio a Del Piero, il suo idolo da ragazzino. Un’ossessione che rischia di trasformarsi in un limite. Prima dell’Austria Lorenzo ci ha pure scherzato sopra: «La prossima punizione la tiro dritta». Ma è troppo affezionato a quel gesto nobile. Lui il pallone è abituato ad accarezzarlo, non a schiaffeggiarlo. Tocchi morbidi e vellutati, anche dopo un dribbling. Se diventasse concreto negli ultimi sedici metri, diventerebbe un giocatore compiuto. Meno ghirigori e più concretezza. Anche per prendersi l’Italia”.