Relazioni diplomatiche tese con Londra. Adesso, Roma rischia di avere meno chance, le parole del Premier favoriscono la candidatura di Monaco di Baviera
Mario Draghi ha dichiarato di stare lavorando affinché la finale dell’Europeo non si svolga a Londra, vista la risalita dei contagi dovuta alla variante Delta. La Uefa gli ha subito risposto che non esiste un piano B. Ora la mossa del Premier rischia di favorire Berlino, servendo un assist alla Merkel. Intanto, la Figc è spiazzata dalle parole di Draghi, della cui intenzione non era stata informata. Il Corriere dello Sport scrive che sono due gli effetti possibili delle parole del Premier.
“servire un assist alla Merkel e alla candidatura alternativa di Monaco di Baviera, scontando nell’immediato gli effetti della Brexit. Se ne sono accorti ieri in via Allegri, dove fervevano da alcuni giorni i preparativi per la spedizione degli azzurri a Wembley, resa complicata dall’impennata della curva pandemica in Inghilterra per la variante Delta. Relazioni diplomatiche tese con Londra proprio nelle ore in cui bisogna definire modalità, quarantena, voli charter della delegazione nazionale”.
Finora la Figc si era messa in posizione di attesa.
“Il presidente Gravina, entrato nell’Esecutivo di Nyon ad aprile, e la Figc si erano messi in posizione di attesa per diversi motivi. Prudenziali, strategici, di opportunità”.
Le tre partite svolte a Roma, in tutta sicurezza, avevano ricevuto il plauso dell’Uefa e la Figc aveva svolto il suo lavoro diplomatico a maggio.
“Roma è appena uscita dai tre appuntamenti con Turchia (per l’inaugurazione), Svizzera e Galles riscuotendo consensi unanimi e l’applauso dell’Uefa. Massima sicurezza, distanziamento rispettato all’interno dello stadio, macchina organizzativa senza falle”.