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Garanzini sull’Italia: quando con 8 cambi su 11 il prodotto non cambia c’è solo da applaudire

Su La Stampa elogia l’ampiezza della rosa a disposizione di Mancini. Qualcosa che sarà un problema per gli avversari e non per il tecnico

Garanzini sull’Italia: quando con 8 cambi su 11 il prodotto non cambia c’è solo da applaudire
Db Bologna 04/06/2021 - amichevole / Italia-Repubblica Ceca / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Roberto Mancini

Su La Stampa, Gigi Garanzini elogia l’ampiezza della rosa dell’Italia di Mancini.

“Cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia. Ma quando su 11 ne cambi 8, nel football che non è una scienza esatta, e poi, già che ci sei, altri 5 senza che il prodotto faccia un plissé, beh, non ti resta che alzarti ad applaudire“.

Garanzini immagina le gerarchie che sono venute fuori dagli esperimenti di Mancini.

“Bastoni, che a occhio dovrebbe aver scavalcato Acerbi, Chiesa, Pessina, Belotti, e non solo, adesso sanno più di prima di poter essere chiamati in causa in qualsiasi momento. Raspadori e Castrovilli magari un po’ meno, ma intanto hanno preso parte a un Europeo. Poi c’è Verratti, si capisce. Che dopo un mese e mezzo di inattività ha impiegato sì e no un quarto d’ora per ritrovare la sua dimensione, che è quella di uno dei migliori playmaker d’Europa. Per come è sempre dentro il gioco, per come lo sa cucire, per la qualità con cui lo rifinisce, vedi la palla del gol mirata al centimetro sull’interno destro decisivo di Pessina. Chi uscirà per far posto a Verratti? Immagino dipenderà anche dalle caratteristiche degli avversari: ma poter ruotare Jorginho, Barella, Verratti e Locatelli, senza dimenticare Pessina, in un torneo certamente dispendioso e sperabilmente lungo, sarà un problema per gli altri. Assai prima che per Mancini”.

 

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