Il nostro gioco è generoso, ma anche dispendioso. Sarà importante il turnover per mantenere i ritmi alti
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L’Italia di Mancini. La Gazzetta analizza la Nazionale, nel bene e anche nel male.
Mancini ha svuotato laNazionale da tutta la speculazione difensiva della nostra tradizione e l’ha riempita con il nuovo spirito offensivo che ha portato autostima ed entusiasmo.
Cosa ostacola il sogno? Il nostro gioco è generoso, ma anche dispendioso. Una mentalità più speculativa, di corto muso, aiuterebbe ad economizzare energie. Ma quest’Italia è un aquilone, se non corre forte, non decolla. Allora sarà importante il turnover e fondamentale avere alternative all’altezza dei titolari per mantenere i ritmi alti.
A un certo punto serviranno le giocate dei più forti.
Per arrivare al bersaglio grosso, qualcuno (Insigne? Immobile? Berardi? Chiesa?) dovrà sublimarsi oltre i propri limiti e ascendere a una dimensione superiore. Come accadde al greco Charisteas nel 2004. Però, attenzione, il fatto di non avere un fuoriclasse cui delegare le pratiche più importanti e neppure il Balotelli Hulk 2012, può anche essere un vantaggio.