Il professor Sharma: «Di fatto è come morto, anche se per pochi minuti, il medico gli permetterebbe di morire ancora? Nel Regno Unito non giocherebbe»
«Christian se n’era andato, era praticamente morto». Sono le parole pronunciate ieri dal medico della Nazionale danese, Morten Boesen. È chiaro che, in una situazione del genere, con i sanitari che ancora brancolano nel buio rispetto alle cause del malore improvviso del centrocampista, è difficile fare previsioni sul suo futuro. Il Corriere dello Sport riporta le dichiarazioni del professor Sharma, che ha seguito Eriksen quando era al Tottenham.
«Non so se giocherà mai più a calcio, di fatto è come morto, anche se per pochi minuti ma è morto e il medico gli permetterebbe di morire ancora? La risposta è no. La buona notizia è che vivrà, la cattiva notizia è che stava arrivando alla fine della sua carriera, quindi che giocherà un’altra partita di calcio a livello professionistico non lo posso dire. Nel Regno Unito non giocherebbe. Saremmo molto severi al riguardo».
Sharma continua ricordando che fino al 2019, ovvero fin quando lo ha seguito lui, gli esami di Eriksen erano buoni, non mostravano alcun difetto cardiaco:
«Chiaramente qualcosa è andato terribilmente storto. Ma sono riusciti a riportarlo indietro. Cosa è successo? E perché è successo? Questo ragazzo ha avuto test normali fino al 2019, quindi come si spiega questo arresto cardiaco?».