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Il ct della Danimarca accusa l’Uefa: “Per Covid avremmo avuto 48 ore di rinvio, per un infarto no”

Hjulmand: “Non vero che abbiamo chiesto di giocare noi. Ci hanno messi davanti ad un bivio. La cosa giusta sarebbe stata mandarci a casa”

Il ct della Danimarca accusa l’Uefa: “Per Covid avremmo avuto 48 ore di rinvio, per un infarto no”
Copenaghen (Danimarca) 12/06/2021 - Euro 2020 / Danimarca-Finlandia / foto Imago/ Image Sport nella foto: Christian Eriksen

Il ct della Danimarca Kasper Hjulmand accusa l’Uefa per aver messo la sua squadra davanti ad un bivio pochi minuti dopo il dramma di Eriksen: rinviare il match con la Finlandia al giorno dopo o riprendere la partita. In ogni caso un bivio “ingiusto”.

Non è corretto dire che abbiamo chiesto di giocare noi. Non è andata così. Non è stato giusto metterci di fronte ad un bivio, decidere di rientrare in campo o rinviare il match al giorno dopo. Non è corretto dire che noi abbiamo chiesto di giocare, non è stato così. Non c’entra il protocollo, una buona leadership va oltre il protocollo: in caso di Covid avremmo avuto 48 ore di tempo, in caso di arresto cardiaco no. La cosa più giusta sarebbe stata quella di mandarci a casa. Spero questa situazione serva da lezione per il futuro”.

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