Il capitano del Napoli è insostituibile per l’Italia di Mancini, eppure solo nel 2017 fu lasciato in panchina nonostante le insistenze di De Rossi
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Alla vigilia dell’esordio degli Europei di calcio che partiranno con l’Italia domani sera, Il Giornale esalta giustamente la Nazionale di Mancini ricordando però che è adesso che viene il difficile.
Dopo un anno difficile, in cui il calcio si è ripreso a fatica il suo spazio nonostante la pandemia, la differenza possono farla i leader e tra questi c’è il capitano del Napoli Lorenzo Insigne.
quell’Insigne che dalla notte del 17 giugno 2020 in cui alzò il trofeo come capitano del Napoli a Italia-Repubblica Ceca del 4 giugno scorso ha giocato 70 partite e quasi 5.000 minuti, segnando 24 gol e sfornando una ventina di assist.
Al momento Insigne appare insostituibile nell’11 di Mancini eppure non è sempre stato così
E dire che Ventura, il ct della disfatta azzurra, lo lasciò in panchina nella notte infausta del 13 novembre 2017 a San Siro suscitando l’ira di De Rossi. Che indicò al tecnico proprio il calciatore del Napoli come elemento da inserire per provare a segnare il gol indispensabile contro la Svezia.