Dopo il tentativo di togliere a Londra la finale, il governo britannico rilancia e s’accorda con Ceferin per lo stadio aperto al 75%. Merkel contraria
Il tira e molla politico sulla finale a Londra degli Europei in dubbio per l’aggravamento dei contagi nel Regno Unito, è finito con un’altra vittoria dell’Uefa. Il governo britannico ha annunciato che consentirà l’apertura al pubblico per il 75% della capienza di Wembley per le semifinali e la finale del torneo, in base a un accordo raggiunto con l’Uefa. Lo scrive il Guardian. Insomma ad assistere alla fase finale degli Europei ci saranno 60.000 spettatori.
Una decisione giunta al termine di un paio di giorni in cui la politica e la diplomazia hanno alzato i toni: persino Mario Draghi era intervenuto pubblicamente per perorare lo spostamento della finale dalla capitale inglese. E invece il governo inglese ha rilanciato: non solo la finale resta dov’è, ma ce ne freghiamo della virulenza della variante Delta del Covid e apriamo ancora di più.
Un’ipotesi quest’ultima che vede contrario praticamente chiunque, alleati inglesi compresi. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, aveva detto di sperare in un comportamento “responsabile” da parte delle autorità e dell’Uefa. Merkel ha detto oggi che sostiene gli sforzi del governo di Londra per garantire il rispetto delle regole igieniche, ma anche che “non penso che sarà una cosa positiva se gli stadi saranno pieni”.