“Tanto sapevamo come sarebbe finita: vittorie iniziali, inevitabile implosione e divorzio astioso, lasciando solo una squadra piena di inamovibili terzini di 29 anni”
Conte ha vinto ancora. Ha usato il Tottenham per lucidare il suo brand, ricordando agli oligarchi dei top club che lui è lì, in attesa, pronto. Jonathan Liew in un editoriale a commento della “paradossale” gestione degli allenatori degli Spurs sottolinea la mossa astuta del tecnico ex-Inter.
Tanto, scrive Liew, “sapevamo tutti come sarebbe finito con Conte al Tottenham: una serie iniziale di successi, una breve sfida per il titolo, l’inevitabile implosione e il divorzio astioso, lasciando solo ricordi agrodolci e una squadra piena di inamovibili terzini di 29 anni“.
Ma soprattutto: “Conte, ovviamente, sta benone. Anche se a corto di opzioni in questo momento, si è posizionato con successo come prima opzione per il prossimo super-club in difficoltà, con una siccità da trofei e un budget per il mercato delle dimensioni della Nasa. Il tintinnio di sciabole, le richieste sontuose, la fissazione per il successo immediato: da parte sua le ultime due settimane sono state solo un esercizio di lucidatura del brand, un promemoria per gli oligarchi di tutto il mondo: il marchio di lusso Conte è ancora in attività“.