Il Messaggero racconta la lite tra l’avvocato e il patron biancoceleste, che, disperato, chiama Tare per avere aiuto. E poi cede. Prima dell’annuncio ufficiale, è già una via crucis
Non inizia nel migliore dei modi il rapporto tra Maurizio Sarri e Claudio Lotito, alla Lazio. Il Messaggero racconta di una telefonata al vetriolo, ieri pomeriggio, tra il legale del tecnico ed il patron biancoceleste. Ne parla anche il Corriere dello Sport, ma il quotidiano romano contiene particolari più succulenti.
“Nel giorno della firma del contratto, ieri pomeriggio, il presidente è in Campidoglio per la premiazione della Lazio Women. Sorride, scherza, è in vena di annunci, finché all’uscita una telefonata non scombina i suoi capelli. È di nuovo il legale di Sarri, che alle 16 aveva già siglato via pec tutti i documenti, da controfirmare in copie originali. Il presidente si fa serio, si rinchiude in una saletta comunale e alza i toni, tanto che dalla finestra è facile ascoltare le sue frasi. In particolare, la sua chiamata successiva al ds Tare. «Igli, questo è matto, mi ha chiamato il suo avvocato e vuole spostare la sede del contratto a Milano, ma io gli ho detto che quella della Lazio è a Roma. Mi ha chiuso il cellulare dicendomi le faremo sapere, ma minaccia di far saltare i contratti già firmati»”.
Lotito esce dal Campidoglio e vola a Villa San Sebastiano. Si chiude in riunione con tutto lo staff della comunicazione. Preparano il comunicato per annunciare il nuovo tecnico.
“Ma Tare e Calveri devono inserire il foro di competenza milanese in caso di eventuali controversie come sede del biennale (con opzione per il terzo anno) da 3 milioni più bonus, in attesa dell’arrivo di Sarri”.
Insomma, manca solo l’ufficialità, scrive il quotidiano, “ma certo è diventata una Via Crucis”.