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Mourinho: «Non c’è un giorno in cui posso disconnettermi dal calcio»

Ospite al Late Show di James Corden: «Superlega? Oggi noi manager non abbiamo un grande potere nei club, possiamo solo dare la nostra opinione»

Mourinho: «Non c’è un giorno in cui posso disconnettermi dal calcio»
2019 archivio Image Sport / Calcio / Tottenham / Jose' Mourinho / foto Imago/Image Sport

Il tecnico della Roma, José Mourinho, ha partecipato al Late Show di James Corden parlando dell’avventura in giallorosso che sta per intraprendere (la definisce «eccitante») ma anche di alcuni aspetti della sua vita più intima.

«Ho trovato subito il feeling giusto con la proprietà che ha avuto un ottimo approccio, ho avvertito la sensazione di lavorare non per loro ma con loro. C’è molto lavoro da fare, ma Zoom ha reso le cose più facili. Non mi piace fare telefonate. Mi piace vedere le persone».

Mou ha parlato anche dell’addio al Chelsea e della possibilità che gli era stata offerta: diventare ct dellInghilterra.

«Ho pensato che fosse troppo presto. C’era anche la possibilità di allenare il Portogallo quando ero al Real Madrid. Era un’offerta pazzesca, ma è un tipo di lavoro part-time che credo andrà bene più avanti».

Mourinho parla anche della Superlega.

«Sapevo che questo progetto sarebbe venuto fuori, è stata incredibile la reazione della gente, sono un amante del calcio e quella risposta dei tifosi mi ha emozionato. Cosa avrei fatto da allenatore? Oggi noi manager non abbiamo un grande potere nei club, quella figura credo sia ormai scomparsa, noi possiamo solo dare la nostra opinione».

Il tecnico racconta la sua ossessione per il calcio.

«Non ho giorni liberi. Non c’è un giorno in cui posso disconnettermi dal calcio e ignorare il telefono».

 

 

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