Adesso è cresciuto Insigne e abbiamo anche un grande leader, silenzioso ed essenziale, si chiama Jorginho, è lui che indica la strada a tutti
Quella contro la Turchia è stata una “partita alla Mancini“, scrive Mario Sconcerti sul Corriere della Sera, una gara giocata in maniera semplice, ma solo in apparenza
La palla fila via veloce, corre forte ma è sempre sotto controllo, mai più di due tocchi, come ormai siamo abituati a vedere. Bisogna capire che non è facile, non è normale. Abbiamo cose che gli altri non hanno
La Turchia non è un avversario imbattibile ovviamente, quello che infatti sorprende, secondo l’opinionista del Corsera è la costante crescita della squadra
In questi tre anni è sempre andata avanti. Adesso è cresciuto Insigne ormai stabile nel rombo anarchico del centrocampo, una differenza costante
Ci attendono avversari più forti sicuramente, ma l’Italia non deve dimenticare di essere diversa, di avere una marcia in più
Dobbiamo sempre ricordarci che ci sono due-tre avversari migliori, ma noi siamo diversi, giocheremo contro tutti e abbiamo tante strade per fare gol. Abbiamo anche un grande leader, silenzioso ed essenziale, si chiama Jorginho, è lui che indica la strada a tutti