Sul CorSera. Dalla serata di Wembley “esce un’Italia più discutibile ma più completa. Non abbiamo l’obbligo di essere sempre grandi per vincere”
“È stata difficile e questo l’ha resa bella. Il gioco meno, ma non molto meno. È solo che ci stavamo abituando male, sempre spazi, sempre fantasia e gol”.
E’ il commento di Mario Sconcerti, sul Corriere della Sera, alla vittoria dell’Italia contro l’Austria, ieri, al Wembley Stadium. Una partita decisa grazie ai cambi scelti da Mancini.
“Da questa sera difficile di Wembley esce un’Italia più discutibile ma più completa. Non abbiamo l’obbligo di essere sempre grandi per vincere. Possiamo farlo in modo alla fine netto anche andando oltre le difficoltà”.
Ora comincia il lavoro vero per Mancini.
“Adesso comincia il lavoro serio per Mancini, le certezze dell’abitudine sono saltate, le formazioni andranno contrattate con la fatica e il carico di infortuni. Servirebbe il ritorno di Chiellini, è fondamentale conservare Spinazzola, proteggerlo di più sul campo limitandogli i compiti all’essenziale. Servirà ritrovare in fretta Barella e Verratti, ma ormai è chiaro che l’Italia ha cominciato a camminare nel futuro”.