“Perché giocare così tante partite per sbarazzarsi di così poche squadre? Come annacquare il whisky col succo di mela”
Per l’Italia è tutto rose e fiori. Euforia e divertimento. Ma all’estero notano come il formato “tutti dentro” di questi Europei sia invece “un torneo bloccato sul cruise control”. “La decisione dell’Uefa di espandere il suo evento internazionale di punta ne ha annacquato la qualità, come sostituire il whisky che hai bevuto ieri sera con succo di mela”, scrive il Telegraph.
“Se speravano che non ci accorgessimo della differenza, troppo ubriachi della novità dei tornei di calcio per rendercene conto, si sbagliavano. Agli Europei, fino a questo punto, è mancato il dramma, la tensione e l’intrigo”. Quelli sportivi, s’intende…
“Le grandi nazionali potrebbero non aver giocato tutte bene, ma non ne avevano davvero bisogno. Tutti sembrano destinati a raggiungere gli ottavi, come una delle prime due o come una delle quattro migliori terze classificate”.
E il Telegraph ricorda che nella scorsa edizione il Portogallo campione arrivò terzo nel girone dietro a Islanda e Ungheria, ebbe bisogno di due rigori per raggiungere le semifinali completando poi il percorso battendo i padroni di casa della Francia a Parigi. “Degni ma non grandi campioni”. Ora il Portogallo potrebbe finire per fare lo stesso tragitto.
“Nel suo formato originale a 16 squadre la cosa che rendeva avvincenti l’Europeo era ogni partiva contava. Quando sai quanto sia disastrosa una sconfitta, l’euforia della vittoria si intensifica”.
“Anche nel ‘Gruppo della morte’ che coinvolge Francia, Germania e Portogallo, il passaggio di quattro delle migliori terze classificate offre una rete di sicurezza”.
Ma le critiche non si fermano qui:
“Anche la novità di poter guardare così tante partite in televisione, dal pomeriggio alla sera, sembra meno accattivante dopo un anno di calcio a porte chiuse. Per quelli di noi che hanno avuto la fortuna di volare per le partite all’estero, è strano trovarsi in una città calda come Amsterdam e non avere la minima idea di un torneo in corso. È un carnevale senza carri allegorici”.
Anche per il Guardian stiamo assistendo al “fallimento intrinseco di questo formato”. “Perché giocare così tante partite per sbarazzarsi di così poche squadre? Magari la prossima volta potrebbero far qualificare tutte e quattro le squadre di ogni girone, o i gruppi potrebbero essere divisi in una serie di esibizioni…”.