A Repubblica: «Il nostro non sarà un girone scontato. Dovremo conquistare sul campo il passaggio del turno. L’Italia di Mancini non specula mai: nel calcio moderno si vince così».
Oggi l’Italia fa il suo esordio all’Europeo, contro la Turchia. Repubblica intervista Gianfranco Zola. La nostra Nazionale parte in vantaggio perché non deve spostarsi da Roma, dice, ma aggiunge:
«Il nostro non sarà un girone scontato. Turchia, Svizzera e Galles sono avversarie scomode: hanno tutte qualità ed organizzazione. Il passaggio del turno ce lo dovremo conquistare sul campo».
Dice che la squadra messa su da Mancini gli piace molto.
«La crescita dell’Italia nelle ultime stagioni è stata esponenziale. Puntare sul gioco è stata la scelta vincente, ma può fare la differenza pure il gruppo: un mix di campioni più esperti e giovani. I veterani come Chiellini e Bonucci, anche quando non saranno titolari, avranno un ruolo decisivo».
Su Insigne, che veste la maglia numero 10, come quella che vestiva lui:
«Lorenzo Insigne ha grande talento ed è un elemento indispensabile per gli equilibri tattici della nostra Nazionale, che ha secondo me nel centrocampo il suo principale punto di forza. A centrocampo poche squadre hanno la qualità e allo stesso tempo il dinamismo dell’Italia. Alludo al talento di Jorginho, Verratti, Locatelli, alla corsa di Barella, al grande sacrificio sulle fasce di Insigne, Chiesa, Berardi. Lì in mezzo possiamo fare la differenza, ne sono convinto».
Su Mancini:
«Finora non ha sbagliato nemmeno un colpo. Sulla qualità del gruppo che Roberto è riuscito a creare mi sono già espresso. Ma il suo merito maggiore è stato quello di ridare un gioco all’Italia e la testa di una squadra propositiva. Questa Nazionale non specula mai: nel calcio moderno si vince così».
Infine un pronostico:
«Questa volta ci siamo anche noi, ci scommetto. La mia favorita è però la Francia, sulla carta resta la più forte di tutte. Ma prevedo un torneo equilibrato, tosto, con delle possibili sorprese. Le squadre competitive per la vittoria finale sono molte: il Belgio, la Spagna, il Portogallo e l’Inghilterra, la mia outsider di lusso. Quella di Southgate è un’altra nazionale che è migliorata tanto».