Andare avanti così stava diventando un tormento, anche dal punto di vista psicologico. Dopo l’eliminazione dall’Europeo, l’attaccante ha chiamato Adl

Ieri Dries Mertens è stato operato alla spalla per stabilizzarla. Il Corriere dello Sport racconta il retroscena dell’intervento: è stato l’attaccante del Napoli a decidere di sottoporsi all’operazione, d’accordo con il club. Il motivo è stato il riacutizzarsi del dolore in Nazionale.
“Era già capitato, in almeno tre circostanze, in campionato. E poi, maledizione, era successo ancora con la Nazionale, in un raduno primaverile e durante questi giorni, divenuti più bui, dell’Europeo. La stessa inaspettata dinamica, l’identico, devastante dolore, come se una spada si conficcasse nella carne e poi l’urgenza che intervenisse qualcuno, per rimettergli in ordine quella spalla”.
Una necessità improcrastinabile, per Mertens.
“Andare avanti, per Mertens, stava diventando un tormento ai limiti della tortura e la questione, ormai, non andava catalogata come un semplice impedimento fisico, perché pure psicologicamente si rischiava di aprire un fronte. E quando l’Italia ha battuto il Belgio, e il via al campionato è apparso sufficientemente lontano, Ciro ha telefonato a De Laurentiis, ha parlato con il dottor Canonico, si è confrontato con la società e poi ha fissato l’appuntamento con il professor Declercq, ad Anversa, perché finisse quello strazio”.