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Da giocatore l’arbitro Kuipers si lamentava degli arbitri, ha un patrimonio di 12 milioni

L’olandese dirigerà Italia-Inghilterra. Possiede una catena di supermercati, ha grande esperienza e non è mai in soggezione in campo. Ha arbitrato l’Italia quattro volte: un solo successo, ma contro l’Inghilterra

Da giocatore l’arbitro Kuipers si lamentava degli arbitri, ha un patrimonio di 12 milioni
Db Milano 21/10/2020 - Champions League / Inter-Borussia Monchengladbach / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Bjorn Kuipers

L’arbitro di Italia-Inghilterra sarà l’olandese Bjorn Kuipers. I quotidiani ne raccontano il profilo.

Nato a Oldenzaal, 48 anni, è sposato con la nipote dell’arbitro Van Leuween, proprietario di tre supermercati e un parrucchiere.

Repubblica:

è un imprenditore milionario, proprietario di una catena di supermercati, mai in soggezione in campo, come dimostrano le scene in cui ringhia verso Cristiano Ronaldo e Messi”.

Il Corriere della Sera:

Ha un patrimonio di 12 milioni di euro. Di sicuro non ha bisogno di arbitrare, per campare”.

La Gazzetta dello Sport scrive:

“Il capo della commissione arbitrale olandese lo aveva definito «bravo ma arrogante». Da giocatore si lamentava degli arbitri. Un giorno, a 16 anni, il tecnico lo sostituì su preghiera del papà Jan che, anche lui arbitro, non ne tollerava gli atteggiamenti”.

Ha arbitrato l’Italia quattro volte, continua la rosea: un solo successo, ma contro l’Inghilterra, in Brasile, nel 2014, quando finì 2-1 per gli azzurri. Poi ci sono stati un 1-1 a Milano contro la Croazia nelle qualificazioni per Euro 2015 e due sconfitte con Ventura: lo 0-3 in Spagna nel 2017 e l’1-3 con la Francia al debutto internazionale del Var, il 1 settembre 2016. Una partita che fece discutere, racconta il Corriere dello Sport,

“per via di un fallaccio di Sibidè, minuto 2 e 48’’, ai danni di Daniele De Rossi (piede a martello a metà polpaccio), rosso diretto solare trasformato in semplice ammonizione: «Ero incerto sul colore del cartellino. Ma Danny mi ha aiutato: giallo», spiegò candidamente Kuipers. La grande mistica dell’oggettività tecnologica di quella rivoluzione era durata meno di 3’, dato che l’acronimo Var indica un uomo, un videoarbitro, non una macchina senza ombre”.

Il quotidiano sportivo lo descrive come “un arbitro di grandissima esperienza”. È internazionale dal 2006 ed è al suo terzo Europeo consecutivo più i due Mondiali del 2014 e del 2018 e nove finali internazionali, compresa quella tra Real e Atletico per la Champions 2014 e le due di Europa League (2013-2018).

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