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Dopo le parole di Adani, è dura pensare che Sky non l’abbia fatto fuori per Allegri

Non sappiamo come siano andate le cose, ma l’operazione è stata gestita malissimo. E finisce col danneggiare per primo l’allenatore della Juventus

Dopo le parole di Adani, è dura pensare che Sky non l’abbia fatto fuori per Allegri

Quando gli scazzi restavano urla ovattate in stanze chiuse, e porte sbattute, e vaffanculo privati, il licenziamento era un atto magari violento, ma intimo. Ora alla telefonata d’esonero segue – quasi un nesso sinaptico – la replica pubblica. Che ha sempre lo stesso tono barricadero:

«Non negozieró mai su valori e libertà, mai»

La telefonata in sé viene contrabbandata al proprio seguito come un oltraggio al pudore, all’amor proprio, una scortesia. Un disonore. Come essere lasciati con un sms: non si fa, lo sanno tutti dai tempi delle medie. E’ curioso che Lele Adani rinfacci a Sky, a mezzo social, questo scadente distanziamento nel dirsi addio. Certe cose, cioè, andrebbero dette in faccia o sennò, poi, ti becchi la reprimenda su Twitter e amen.

Adani non farà più parte del bouquet di voci Sky, proprio lui che in quasi dieci anni ha alzato i toni dell’auto-produzione di cronaca in cronaca, fino a rendersi più o meno gradito al pubblico ma molto riconoscibile. Un brand. Per timbro, prolissità, riferimenti, polemiche. Soprattutto quelle.

Il tempismo con cui Sky ha deciso di procedere al taglio è più che sospetto. Per qualche detective, decisivo. E cioè: torna Allegri e – guarda un po’ – viene fatto fuori Adani. Il “guarda un po'” è il risultato di questa scelta un po’ sciatta, incurante del codazzo di dubbi e insinuazioni che ne sarebbe seguito. Montato dal diretto interessato:

«Mi è stato comunicato lunedì dal responsabile della linea editoriale. Giusto una telefonata. Preso atto della scelta (“scelta mia”, parole sue), tutto legittimo e ognuno risponde alla sua coscienza»

Piccolo salto indietro nella storia: Adani e Allegri hanno battibeccato – eufemismo – in diretta tv più volte. Fino all’iconica rissa dell’aprile 2019 , in un post Inter-Juve. Questa:

Ne nacque un bipolarismo concettuale: i “giochisti” contro “i risultatisti”, avevano finalmente un ring e due pesi massimi a confronto.

Per dire del retroscenismo agonistico che questo duello aveva scatenato: quando Allegri andò via dalla Juve, Italo Cucci arrivò ad incolpare Adani:

“la Juve ha scelto Sarri sull’onda dell’opinionismo scatenato, allontanando Allegri su specifica richiesta di Lele Adani, adesso si fa sfottere dagli stessi che le hanno imposto Che Guevara”.

Come abbia fatto Sky a non calcolare il danno d’immagine collaterale, è davvero un mistero. Il sincronismo “torna Allegri, via Adani” è banale, intuibile. Soprattutto perché è da anni che Sky viene accusata d’essere malleabile quando si tratta della Juve. Non è un giudizio di merito: è storia. Vero o falso, ha poca importanza. Sai che una buona fetta di abbonati si lascia prendere facilmente dalla malizia, tocca – in teoria – agire di fino. E invece: il frittatone. Ne è venuta fuori un’operazione da elementari della comunicazione.

Sky ha fornito un assist insperato a Lele Adani il quale non se l’è fatto ripetere due volte. Chiusa la telefonata, ha issato il vessillo morale: i “valori”, la “libertà”, non si “negoziano”. Il responsabile della linea editoriale di Sky Sport, crediamo il direttore Federico Ferri o chi per lui, “ne risponderà alla propria coscienza”. Nientemeno.

Anche il meno pettegolo degli astanti ci leggerebbe un non-detto. Non lo sappiamo come stiano davvero le cose, e in verità nemmeno ci interessa troppo. Ma alla parvenza dei fatti Sky non ci fa una bella figura, e finisce impelagato nella questione anche Massimiliano Allegri, in qualità di manovratore più o meno consapevole. La sacrilega telefonata danneggia per primo l’allenatore della Juventus.

Sky ha concesso inspiegabilmente ad Adani la “garra charrúa”, l’ultimo artiglio che graffia.

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