Annichiliti per lunghi tratti dalla Spagna che “ci ha fatto il mazzo tanto” e ci ha nascosto palla per buona parte della partita. Ci salva il talento di Chiesa
“Ci hanno fatto un mazzo tanto, Busquets e compagni, ma in finale andiamo noi”.
Lo scrive Giancarlo Dotto sul Corriere dello Sport, sottolineando la prestazione non all’altezza dell’Italia contro la Spagna.
“Dominati in lungo e in largo, annichiliti per lunghi tratti, tecnicamente, fisicamente e tatticamente, ma in finale andiamo noi. Non si sa come, ma andiamo noi. Con qualche rossore, ma andiamo noi. Stremati, ma andiamo noi”.
L’abbiamo fatta franca anche stavolta, scrive Dotto.
“Basta con l’equivoco del bel gioco. Belli siamo finché la pochezza altrui ci consente di esserlo ma, appena la faccenda si fa dura, noi torniamo quelli di sempre”.
Anche stavolta, il talento che emerge è quello di Chiesa.
“E’ sempre Chiesa. Il nostro talento più smagliante, inverosimilmente e masochisticamente tenuto in panchina nelle partite iniziali”.
L’Italia vince nonostante la Spagna le abbia nascosto palla per quasi tutta la partita.
“La Spagna, per novanta minuti e tutto il primo tempo supplementare, ci ha nascosto la palla, oggetto indispensabile anche nel calcio futuristico di oggi. Non ci abbiamo capito nulla, in campo e in panchina e, senza capirci nulla, abbiamo fatto quello che sappiamo fare meglio da sempre, difenderci”.