Sul CorSport. Il presidente Uefa ha giurato vendetta ai potentati del calcio italiano ed è amico di Boris Johnson. E’ una designazione o una provocazione?

Sul Corriere dello Sport, Giancarlo Dotto definisce “perversa” la scelta dell’arbitro sloveno Vincic per Belgio-Italia. Perversa perché l’arbitro è un connazionale di Ceferin e perché viene dopo la designazione di un inglese, Taylor, per Italia-Austria. Dopo le polemiche Draghi-Johnson-Ceferin per la finale a Londra, sembra quasi fatto apposta.
“Dopo aver seminato dubbi pruriginosi e francamente evitabili con la designazione dell’inglese Anthony Taylor per Italia-Austria, replica scodellando un connazionale di Ceferin, lo sloveno Slavko Vincic, per il quarto molto ma molto scabroso di domani con il Belgio. Domanda molto retorica: era proprio necessario? Seconda domanda per niente retorica: ci sei o ci fai? Anche da arbitro, Rosetti, super intelligente come quasi tutti i torinesi, tendeva a strafare per eccesso di virtù”.
Continua:
“Accantonata la gaffe inglese, non pago, mi torni alla carica, Rosetti, con un connazionale di Ceferin, il boss Uefa, uno che, al di là della collaudata amicizia con Boris Johnson, ha giurato vendetta ai potentati del calcio italiano, a cominciare dalla famiglia Agnelli”.
In conclusione si chiede:
“Designazioni o provocazioni? Ipotesi più plausibile, esibizioni muscolari di un super partes”.