La decisione il 7 luglio. Per il giornale di Cairo resistono le perplessità. “La volontà della Figc è rispettare l’esito del campo, senza fare sconti”

Il pasticciaccio brutto della Salernitana. Come finirà? Difficile saperlo, quasi impossibile. La Salernitana ha ripresentato la documentazione: circa 600 pagine, scrive la Gazzetta (ricordiamo, l’editore della Gazzetta è Cairo nemico giurato di Lotito).
La Figc vuole avere garanzie della «soluzione ed insussistenza di qualsivoglia legame diretto e indiretto» tra gli organi del trust e le «disponenti», ovvero la Lazio e la vecchia proprietà, formata dalla Omnia Service di Enrico Lotito e la Morgenstern di Marco Mezzaroma, figlio e cognato del numero uno del club biancoceleste.
È invece ancora presto (visto pure il volume di documenti) per comprendere l’approccio della federazione a questo secondo, delicatissimo, piano, ma le prime sensazioni lasciano dubbi e perplessità.
Il countdown è iniziato. La volontà è quella di rispettare l’esito del campo, ma senza fare sconti. Se poi il 7 dovesse arrivare la bocciatura con la mancata ammissione, una piazza importante come quella di Salerno dovrebbe ripartire dalla terza categoria. E si può stare certi che in questo caso i ricorsi non mancheranno.