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Il figlio di Morricone: «Con lui in casa non si ascoltava musica. Non voleva condizionamenti»

A Repubblica: «Viveva in una sua dimensione e tutto quello che poteva alterare l’equilibrio nella sua bolla gli creava disagio».

Il figlio di Morricone: «Con lui in casa non si ascoltava musica. Non voleva condizionamenti»

Ad un anno dalla scomparsa del maestro Ennio Morricone, la Repubblica intervista il figlio Marco. Racconta che a casa non ascoltavano musica.

«Se c’era lui in casa non ascoltavamo musica. Per noi figli era anche problematico, con gli amici ero quasi un disadattato, non conoscevo niente. Ma era un suo mantra, non ascoltava musica in casa. Poteva vivere circondato dai peggiori rumori, potevi andare vicino a lui a fare un buco nel muro con il trapano e non c’era problema, ma se sentiva una nota anche da lontano se ne accorgeva subito e chiedeva silenzio».

Ne spiega il motivo:

«Aveva il timore di essere condizionato. Per un uomo come lui che aveva fatto della musica la sua modalità comunicativa, l’essere libero dai condizionamenti musicali era una condizione necessaria. Viveva in una sua dimensione e tutto quello che poteva alterare l’equilibrio nella sua bolla gli creava disagio».

 

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