“Saka si è offerto volontario. Ma sono anni che la Nazionale cura i rigori. Hanno le statistiche di tutti. E Saka anche in allenamento non ha grandi percentuali”
La decisione di Gareth Southgate di mandare Bukayo Saka sul dischetto de quinto rigore, quello decisivo, ha lasciato di stucco alcuni senatori della nazionale inglese. Saka si è offerto volontario, ma durante le prove in allenamento non aveva mostrato grandi percentuali di realizzazione, e – soprattutto – ne aveva mai tirato uno nella sua breve carriera tra i “grandi”. Lo scrive il Telegraph.
I rigori inglesi sono un caso. Non solo in Inghilterra. Il ct inglese se n’è preso tutta la responsabilità. Ma, scrive il giornale inglese, è incredibile che sia stata fatta una scelta del genere dopo aver passato, mesi, anni, a curare i rigori.
“La pianificazione dell’Inghilterra per i rigori è stata meticolosa per oltre tre anni, con l’assistente di Southgate, Steve Holland, che ha tenuto aggiornate le statistiche dei giocatori, sia in allenamento che nei rispettivi club. E quello di Saka contro l’Italia in finale è stato il primo rigore tirato nella sua carriera da senior. In precedenza aveva segnato due volte dal dischetto in FA Youth Cup, e per l’Inghilterra Under 18, sbagliandone uno contro la Repubblica Ceca.
I compagni sono rimasti impressionati dal coraggio e della sventatezza di Saka, ma non credevano che Southgate gli desse il via. Il ct “è stato enormemente impressionato non solo dal talento di Saka durante gli Europei, ma anche dal carattere dell’adolescente e ovviamente credeva che potesse far fronte alla pressione”. Così non è stato.