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Jury Chechi: «Perplesso su surf e skate alle Olimpiadi. Le donne agli anelli? Non ha molto senso»

Intervista a La Verità: «Non bisogna fare per forza le stesse cose, le donne sono migliori in certe attività, gli uomini in altre»

Jury Chechi: «Perplesso su surf e skate alle Olimpiadi. Le donne agli anelli? Non ha molto senso»

Jury Chechi ha concesso un’ampia intervista al quotidiano La Verità. Ha espresso le sue perplessità sul surf e lo skate alle Olimpiadi.

«Le mie perplessità, soprattutto sullo skate, non riguardano lo spettacolo. Credo che non sia pedagogico coinvolgere dei ragazzini di 13 anni nella partecipazione a un’Olimpiade. Dubito che possano essere consapevoli di quale onere e onore comporta. A 13 anni è giusto pensare ad altro che a vincere un’Olimpiade. Lo dico con discrezione».

«Attenzione, non discuto il surf o lo skate che mi divertono e seguo in altre competizioni. Sono solo perplesso sul loro inserimento nel programma olimpico».

Approverebbe gli anelli per le donne?

«Chi persegue una malintesa parità di genere dovrebbe volerli introdurre. Invece ci vuole equilibrio. La nostra Irma Testa ha vinto una bella medaglia nel pugilato femminile, ma per me è al limite. È difficile vedere gli uomini competere nella ginnastica ritmica. Ci hanno provato, però… Una donna che si cimenta negli anelli non ha molto senso. Penso che la differenza sia una cosa bellissima, un patrimonio di tutti. Non bisogna fare per forza le stesse cose, le donne sono migliori in certe attività, gli uomini in altre».

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