Il Corriere intervista la società proprietaria del bus: «Ci hanno contattati dopo la vittoria sulla Spagna dicendoci che una delle ipotesi per la festa era questa».
«Abbiamo ricevuto una chiamata dalla Federazione intorno alle 16.30 con la quale ci veniva chiesto di muoverci dal deposito verso il centro della città. Solo dopo, quando eravamo ormai lungo la strada, ci hanno chiamato una seconda volta e ci hanno comunicato di andare verso Palazzo Chigi».
Il Corriere della Sera riporta le dichiarazioni della Big Bus Tours, la società proprietaria dell’autobus scoperto che lunedì ha accompagnato i giocatori della Nazionale per le strade della Capitale. Sembrerebbe che la società sia stata avvertita all’ultimo momento, dunque, quando la squadra di Mancini era già al Quirinale. E che l’autorizzazione sia arrivata direttamente dalla Figc.
La decisione di allestire il pullman scoperto è però precedente, risale alla semifinale contro la Spagna.
«Dopo quella vittoria ci hanno contattato, dicendoci che tra le varie ipotesi sul tavolo, in caso di trionfo con l’Inghilterra, c’era anche questa. Così abbiamo messo a disposizione uno dei nostri mezzi e ci siamo accordati su come operare».
A occuparsi dell’allestimento è stata la Federcalcio:
«Hanno fatto tutto in tempi record, l’autobus è stato preparato lunedì mattina in poche ore».
Il Corriere chiede: quando è arrivato il pullman le forze dell’ordine erano sorprese di vedere l’autobus? Risposta:
«La polizia ci ha scortato da via Nazionale, passando per il Traforo e per via del Tritone. Ci hanno aiutato a passare tra la folla, evidentemente erano state avvisate altrimenti ci avrebbero bloccato».
Il mezzo, spiega il quotidiano, ha fatto manovra a piazza Colonna e ha aspettato la fine della cerimonia. Parla sempre la Big Bus:
«Una volta giunti fin lì, eravamo certi che i giocatori sarebbero saliti, nessuno ci sembrava si ponesse più il problema. La decisione era sicuramente già stata presa prima, nel momento in cui ci hanno avvisato di lasciare il deposito per raggiungere centro città».
Intorno alle 19 è arrivata la comunicazione relativa al percorso da compiere.
«Eravamo un pochino preoccupati per la folla, la polizia però sapeva esattamente cosa dovevamo fare. Ci hanno comunicato quali strade avremmo attraversato e questo ci ha tranquillizzato, tanto è vero che non ci sono stati problemi di ordine pubblico».