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Locatelli l’anti-Donnarumma: uno che preferisce la Juventus all’Arsenal

Torna il bamboccionismo made in Italy, il privilegio per la comfort zone. Anche se la Juve offre meno soldi, dilazionati e nemmeno sicuri (prestito senza obbligo di riscatto)

Locatelli l’anti-Donnarumma: uno che preferisce la Juventus all’Arsenal
Roma 16/06/2021 - Euro 2020 / Italia-Svizzera / foto Uefa/Image Sport nella foto: esultanza gol Manuel Locatelli

Ci sarà un motivo se Donnarumma è stato il protagonista degli Europei, ha firmato col Psg un contratto da 12 milioni netti col Psg, mentre Locatelli dopo due partite (e una vagonata di elogi che la metà bastava a diventare diabetico) è finito in panchina, ha sbagliato un rigore con la Spagna ed è tesserato col Sassuolo?

C’è un motivo. C’è sempre un motivo. Gigio Donnarumma a 22 anni ha considerato il Milan poco ambizioso rispetto a lui, sia dal punto di vista economico sia da quello professionale. Ha appallottolato il bamboccionismo firmato Padoa-Schioppa e il choosysmo targato Elsa Fornero, ha parato l’imparabile, ha vinto gli Europei ed è arrivato a Parigi da protagonista. Ripetiamo, anni 22, da Pompei (a proposito, questi Europei hanno chiarito anche ai più riottosi che Donnarumma è di Pompei e non di Castellammare di Stabia) e senza alcun miracolo.

Locatelli Manuel, di anni 23 e mezzo, di Lecco, è ancorato al sogno di ogni provinciale: la Juventus. Sogno che già ha tarpato le ali a un certo Maurizio Sarri (come da sua confessione). Leggiamo la Gazzetta dello Sport e strabuzziamo gli occhi:

Carnevali (ad del Sassuolo, ndr) ha ricevuto una proposta da 40 milioni dall’Arsenal: con i Gunners però Locatelli non vuole iniziare a parlare, perché aspetta la Juve e considera solo il trasferimento a Torino. Cosa che condiziona la trattativa e riduce i londinesi a comparse sullo sfondo.

Un giocatore di 23 anni rifiuta sdegnosamente l’Arsenal uno dei club più prestigiosi della storia del calcio (non ce ne vogliano gli amici bianconeri) perché vuole andare alla Juve, è invece l’anti-Donnarumma, è il prototipo del made in Italy propagandato dai media e cui noi ci rifiutiamo di aderire. Perché dire no all’Arsenal, significa che hai paura di sperimentarti lontano da casa, dalle tue abitudini, con un calcio che per te è sconosciuto. Roba da farci rivalutare Gattuso che diede al Milan l’ok per la sua cessione. Per carità, i limiti di ciascuno vanno rispettati. Ma è andando oltre te stesso, è sfidando i tuoi limiti che puoi crescere e migliorarti. Come insegna la carriera di Jorginho che oggi è ben altro calciatore rispetto a quello di Napoli.

Il no di Locatelli all’Arsenal è una brutta notizia anche per la Juventus. È il segnale di qualcosa che non va.

Il resto, ve lo segnaliamo per completezza d’informazione. I salti mortali finanziari che la Juventus sta provando a fare per accaparrarsi il centrocampista. È una proposta che definire arzigogolata è poco, un prestito senza nemmeno l’obbligo:

cinque milioni subito per un prestito biennale, riscatto al termine della stagione 2022-23 per altri 25 (rateizzati), subordinato alla qualificazione Champions dei bianconeri in quella stessa annata. In più sette milioni di bonus, non scontati, ma legati ai risultati della squadra e alle presenze di Manuel.

Ma il Sassuolo – che pure alla Juventus è legato – non può mandarli a quel paese e prendersi i 40 cash offerti dall’Arsenal, perché Locatelli preferisce la Juve.

Altrimenti Donnarumma non sarebbe unico.

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