Alla Gazzetta: «Ci sono giocatori che ti fanno vincere e non puoi averli contro. Ronaldo ti fa vincere, e anche Dybala; altri, con tutto il rispetto, meno»

David Trezeguet non è più il Brand Ambassador della Juventus. Lascia il club bianconero dopo 16 anni. Oggi la Gazzetta dello Sport lo intervista. Dice che ha preso questa decisione perché vuole reinserirsi nel calcio.
«Ora ci sono allenatori giovani ma non molti dirigenti giovani: penso che siamo all’inizio di un cambio generazionale. E poi perché devo dimostrare a me stesso di poterlo fare».
L’errore più grande della Juve di Agnelli, secondo lui, è stato «lasciare andare via Coman», il più grande colpo di genio, invece, «prendere Cristiano Ronaldo».
«Perché nessuno aspettava CR7 in un club che ha sempre avuto la grande attenzione al bilancio nel dna. Certo, c’è stato qualche problema coi compagni, si è visto, ma ha segnato 100 gol».
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«Io credo che nessuno come Zidane abbia saputo gestirlo. Forse alla Juve è mancato un certo dialogo. Un allenatore può prendere un giocatore, fargli vedere una partita e dire: “Guarda, hai camminato per 90 minuti. Dammi una mano a vincere”. Ci sono giocatori che ti fanno vincere e non puoi averli contro. Ronaldo ti fa vincere, e anche Dybala; altri, con tutto il rispetto, meno».
Trezeguet traccia un bilancio degli ultimi anni del club.
«È ancora un riferimento in Italia. E’ praticamente l’ultimo club con una proprietà italiana e qui domina. A livello internazionale no, questo è chiaro. La problematica per me è la mentalità. Il mondo di pensare calcio italiano non va più bene. In Italia ci si difende bassi e si chiede agli attaccanti di risolvere. Si gestisce l’andata in vista del ritorno. All’estero tutti vanno a tutta velocità, sempre. Io sono per i cambi radicali: dopo Allegri, mi sarebbe piaciuto un allenatore straniero. I tedeschi avevano squadre piene di giocatori di due metri, poi è arrivato Guardiola e un movimento è cambiato. Certo, so che ci sono problemi. I grandi come Guardiola e Klopp costano. Poi i tecnici stranieri gestiscono il mercato e in Italia non piace. Ma credo che Allegri ora avrà tante responsabilità in questo senso. A me, comunque, del Bayern piace anche la fiducia agli ex campioni».
Si riferisce a Del Piero.
«Non so perché Del Piero non sia alla Juve. E’ per l’ultimo rinnovo di contratto? Non lo so, una cosa così però per me si può sistemare prendendo un caffè insieme».