«Il bilancio in Europa della mostruosa operazione è deficitario. Se tiri le somme, ti ritrovi con niente in mano». Orwell era un dilettante

E così, improvvisamente, da un momento all’altro, sono cambiati i toni del giornalismo italiano nei confronti di Cristiano Ronaldo. Lo zerbino si è magicamente trasformato in uno scudiscio, l’essere proni è un lontano ricordo, la venerazione è solo una sbiadita reminiscenza. Adesso il giornalismo italiano è indignato dal comportamento del portoghese che quindi non è più l’uomo che traccia il futuro, che ci indica quanto luminoso sarà il nostro avvenire se solo avremo lui come nostro unico dio.
Come perfettamente descritto da Orwell in 1984, non siamo più in guerra con l’Eurasia bensì con l’Estasia e tutto va riaggiornato, anche gli archivi.
La Gazzetta dello Sport piazza in prima pagina il titolo di un editoriale: “CR7, la Juve ha dato più di ciò che ha avuto”.
Il bilancio dice che la Juve ha dato a Ronaldo più di quanto il grandissimo numero 7 abbia portato ai bianconeri.
Attenzione. Il giorno 27 agosto 2021 la Gazzetta si accorge che il triennio Ronaldo-Juventus in Champions è stato un flop.
In Champions, però, a parte memorabili giornate come la rimonta contro l’Atletico Madrid firmata proprio da Cristiano, sono stati soltanto clamorosi flop. Se ragionassimo in base agli albi d’oro, il bilancio in Europa della mostruosa operazione è deficitario.
Devono avere distribuito il siero della verità. Dobbiamo chiedere al generale Figliuolo.
La Gazza è costretta a scrivere che
collezionare nove titoli nazionali di fila è e resterà un’impresa storica, non è da tutti. Ma la Champions dà un altro spessore, quindi vale la pena tentare anche ciò che appare a caro prezzo, se non impossibile. Per la reputazione internazionale, questo e altro. Se però tiri le somme e ti ritrovi con niente in mano, sei costretto a ripensare tutto.
Non è da meno La Stampa, giornale della casa. Il titolo del commentino è: “Stavolta la classe è mancata”.
Ogni limite ha una pazienza, ironizzava Totò, e la reazione bianconera lo conferma. A Ronaldo si può perdonare molto, non tutto, ed essere trascinati senza certezze al tramonto del mercato è intollerabile.
Il finalino rivaluta Marotta:
Certo questo finale triste rivaluta le antiche riflessioni di Marotta: Ronaldo in tre anni ha collezionato nuovi record, la Juve è peggiorata nei risultati e nei conti.