Il fuoriclasse alla Gazzetta: «Lo sport era molto più divertente quando nessuno mi conosceva. Essere favorito è un macigno che ti può divorare. Napoli è una città bellissima»
Caeleb Dressel, cinque ori alle Olimpiadi di Tokyo, intervistato dalla Gazzetta dello sport. Parla della pressione, del dover vincere. A settembre sarà a Napoli per l’Isl: «Napoli è una città fantastica, ho avuto modo di scoprirla e apprezzo sempre dove mi porta il nuoto». Si definisce un tipo solitario, un po’ strano: «Piango molto, sono una persona emotiva».
Dice che
«Essere favorito è un macigno che ti può divorare, ho capito all’Olimpiade cos’è davvero la pressione».
«Lo sport era molto più divertente quando nessuno conosceva il mio nome».
Del cronometro:
«Il tempo è il mio peggior nemico ma anche il miglior amico. Bisogna saper stare dalla parte giusta: in questo senso il nuoto è uno sport primitivo. Ti affidi al tempo, la tua vita è racchiusa in un centesimo: quant’è terrificante?».