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In Giappone è Stano-mania: «All’aeroporto di Tokyo una folla di persone e una troupe solo per me»

A Repubblica: «Sono impazziti dopo i due inchini ai giapponesi che ho staccato. La marcia è una delle discipline più “sfigate” dell’atletica, da noi è considerata poco mascolina»

In Giappone è Stano-mania: «All’aeroporto di Tokyo una folla di persone e una troupe solo per me»
Tokyo (Giappone) 05/08/2021 - Atletica Leggera Marcia 20 Km / Olimpiadi Tokyo 2020 / foto Imago/Image Sport nella foto: Massimo Stano

La Stano-mania. Mentre in Italia gli “eroi” olimpici più celebrati sono senza dubbio Jacobs, Tamberi, Tortu, in Giappone l’italiano olimpionico più celebrato è senza dubbio è Massimo Stano.

Lo racconta Repubblica. Al traguardo ha urlato in giapponese «Watashi wa Olympic champion desu!», «Sono il campione olimpico» ma soprattutto gli inchini ai due atleti nipponici staccati nel finale lo hanno trasformato in una in una star.

«Sono diventati matti! Hanno intasato di chiamate il telefono dell’ambasciata per ringraziare di un gesto che, fatto da uno sportivo occidentale, per loro è molto importante».

In più lui ama la cultura giapponese, manga e anime (il suo preferito è “One piece”).

«Per fare i duecento metri dall’ingresso all’aeroporto di Tokyo al check-in ci ho messo due ore, subito dopo i controlli di sicurezza ho trovato una troupe della tv giapponese. Pensavo aspettasse qualche campione famoso. Invece era lì per me!».

Della marcia dice:

«Resta una delle discipline più “sfigate” dell’atletica. Sarà perché le gare sono lunghe. Sarà perché i giudici non sono facili da capire. (…) Da giovanissimo non volevo diventare marciatore perché vedevo molti pregiudizi, mi dicevano che il gesto fosse un po’ ambiguo, poco mascolino».

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