ilNapolista

Jacobs: «Ho chiesto al mio corpo un ultimo sforzo. Mi dicevo: gli altri non hanno niente più di me»

Alla Gazzetta.it: «Sono saltato addosso a Gimbo perché so tutto quello che ha passato, come me. Una medaglia olimpica non te la toglie nessuno, è diverso da un record»

Jacobs: «Ho chiesto al mio corpo un ultimo sforzo. Mi dicevo: gli altri non hanno niente più di me»
Tokyo (Giappone) 01/08/2021 - Atletica Leggera 100 mt / Olimpiadi Tokyo 2020 / foto Imago/Image Sport nella foto: Marcell Jacobs-Gianmarco Tamberi

Dopo la medaglia d’oro vinta alle Olimpiadi di Tokyo nei 100 metri, Jacobs ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta.it.

«Durante il riscaldamento le mie condizioni erano migliori rispetto alla semifinale, sapevo che potevo migliorare anche a livello tecnico perché non avevo fatto una partenza eccellente. Ho chiesto al mio corpo di darmi l’ultima chance prima di andare a riposare, perché ha bisogno di riposo. Gli ho detto: ti prego fammi fare l’ultima corsa al meglio che poi ti lascio riposare. Sapevo di essere in un’ottima condizione, sono arrivato ai blocchi concentrandomi solo su me stesso, cercando di correre nel miglior modo possibile tecnicamente e di non guardare gli avversari, guardare solo alla mia corsia. Ho guardato gli avversari solo sulla linea del traguardo perché avevo sentito di essere leggermente in avanti e quando ho visto che ero primo ho urlato automaticamente perché è l’univa cosa che mi è venuta in mente di fare. C’era Gimbo in mezzo alla pista, ci siamo saltati addosso, perché comunque conosco la sua storia e tutto quello che ha passato, tutto quello che ha dovuto superare per arrivare fino a qui. Lo stesso vale per me: ho preso tante batoste, quest’anno a quanto pare è il mio anno, perché sto vincendo tutto quello che si poteva vincere, sono veramente felice. Almeno fino alla staffetta ci metterò per realizzare quello che è successo e stanotte guarderò il soffitto tutta la notte perché sarà dura prendere sonno, già è difficile normalmente, figurati dopo aver vinto un’Olimpiade, ancora non ci credo. Gli altri quando hanno visto che ho vinto, i primi due si sono congratulati. È un palcoscenico a cui non ero abituato, veramente fantastico. Non vedo l’ora che sia domani per andare sul podio con quella medaglia. Una medaglia olimpica non te la toglie nessuno, è diverso da un record. Mi ricordo tutte le gare di Bolt, vincere dopo di lui con il suo tempo è incredibile. Siamo arrivati qua molto determinati su quello che volevamo. Ripetevo sempre nella mia testa che gli altri non hanno nulla di più di me e che potevo competere anche io. Lo dedico a tutta l’Italia che mi ha sostenuto, alla mia famiglia e al mio team»

ilnapolista © riproduzione riservata