200 ore di diretta anziché 330, niente web, solo un canale utilizzabile. Risparmio 20 milioni di euro. E la replica di Don Matteo al posto dei Giochi Olimpici
Viva la Rai. Si aggiunge La Stampa all’elenco di chi spara sulla Rai (che di questi tempi è come sparare sulla Croce rossa). Giuseppe Salvaggiulo sintetizza l’ennesima giornata tragicomica per chi non ha voluto o potuto sottoscrivere l’abbonamento minimo con Discovery+ (che pure ha le sue inefficienze ma almeno ti fa vedere gli eventi, alcuni con la goduria di non avere il commento).
Linea al volley! Linea al basket! L’ultima frontiera della Rai olimpica è stato il «palleggio» – così lo chiamano – tra basket e volley. Mentre Rai1 replicava per la tremillesima volta Don Matteo, Rai3 s’intratteneva su menopausa e piedi piatti, Raisport rievocava la bufera sul Gavia nel Giro del 1989, Rai2 palleggiava tra basket e volley. Una schiacciata di qua, una stoppata di là.
A differenza di Rio, la Rai ha comprato il pacchetto low cost di diritti: 200 ore di diretta anziché 330, niente web, solo un canale utilizzabile. Lo decise due anni fa il Cda. Risparmio 20 milioni di euro (su 1,8 miliardi di canone).
Il resto è cronaca: dalla rimonta della pallanuoto oscurata dalla canoa ai salti di Tamberi durante il Tg2.