Nel test antidoping del primo staffettista, Chijindu Ujah, rilevata una quantità anomala di anabolizzanti. A rischio la medaglia d’argento
L’ombra del doping sulle Olimpiadi di Tokyo e sull’atletica leggera. Ma non è quel che avevano immaginato la stampa inglese e statunitense. Anzi.
Riguarda la staffetta 4×100 ma riguarda la Gran Bretagna. Il primo frazionista, Chijindu Ujah, è sotto indagine per una possibile violazione delle regole anti-doping. Se la violazione dovesse essere confermata, sarebbe sospeso e la Gran Bretagna perderebbe la medaglia d’argento.
Nel test antidoping effettuato al termine della staffetta dall’Athletics Integrity Unity, sarebbe stato rivelato una quantità anomala di ostarina che è un agente anabolizzante.
Oltre all’atleta britannico sono sotto indagine anche Sadik Mikhou del Bahrein (1.500 metri), il georgiano Benik Abramyan (peso) e il centometrista keniano Mark Othieno Odhiambo.
La stampa anglosassone aveva espresso dubbi sulle prestazioni di Jacobs.