Alla Gazzetta: «Ero presente alla telefonata. Provò a convincerlo dicendogli: “”All’Inter sei il re, a Londra sarà diverso»

La Gazzetta dello Sport intervista Giancarlo Inzaghi, padre di Simone e Pippo. Racconta di quando il figlio ha ricevuto la telefonata di Lukaku che gli annunciava di voler andare via dall’Inter.
«Il giorno della svolta Mone era a Milano Marittima. Squilla il telefono e sul display appare il nome del belga. “So già cosa mi vuoi dire”. Lukaku gli ha ribadito che nei pochi allenamenti fatti insieme si era trovato benissimo con lui, ma che non poteva fare altrimenti. Mio figlio ha provato a convincerlo: “Qui sei il re, a Londra sarà diverso”. Ma non aveva chances. E’ stata una cessione pesante, “come perdere tre giocatori in un colpo solo”, mi ha detto. Però poi ha responsabilizzato gli altri, spronandoli a far vedere che sono forti e competitivi anche senza Lukaku».
Su Dzeko:
«Appena è arrivato ad Appiano, Mone gli ha detto: “Era l’ora che giocassi con me, nei derby mi hai sempre dato molto fastidio”. È il suo modo di vivere il gruppo: battute, ma anche severità. Nello spogliatoio della Lazio sa quante volte sono volate le bottigliette? Una volta Hoedt lo fece arrabbiare e mio figlio fu durissimo. Il lunedì seguente il difensore gli chiese un colloquio per scusarsi, ma Mone gli disse che gli avrebbe parlato solo il venerdì pomeriggio: l’ha lasciato quattro giorni a macerare».