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Ribery: “La Salernitana deve essere come una famiglia. Io come Maradona? Lui ha avuto una carriera incredibile”

Il campione francese presentato in conferenza: “Ringrazio il club, qui sento la passione dei tifosi ed è per questo che ho scelto di accettare”

Ribery: “La Salernitana deve essere come una famiglia. Io come Maradona? Lui ha avuto una carriera incredibile”

Franck Ribery, nuovo acquisto della Salernitana, ha tenuto una conferenza stampa a margine della presentazione della squadra allo stadio Arechi di Salerno.

Volevo ringraziare la dirigenza della Salernitana e il mio procuratore. Qui ho sentito la passione dei tifosi, anche io sono così ed è per questo che ho scelto Salerno. È stato bello ed emozionante allo stadio, ed ho notato da subito che i tifosi seguono la squadra. Sono qui per aiutare la squadra e portare la mia esperienza abbiamo l’obiettivo di salvarci.

Spero di essere in campo il prima possibile. Intanto domani farò allenamento con la squadra ma ci aggiorneremo giorno dopo giorno. È importante mantenere subito il ritmo.

Maradona ha avuto una carriera incredibile. Io sono qui non per fare il mio lavoro e dare il massimo. Quando sono al campo faccio tutto per squadra e tifosi. Mi servirà un po’ di tempo.

Io voglio fare alla Salernitana quanto ho fatto due anni alla Fiorentina e come fa Ibra al Milan. Mi piace aiutare i giocatori ed entrare in confidenza e sintonia con loro. Ho anche parlato con Castori e siamo d’accordo che la cosa più importante è la comunicazione.

Come nasce la trattativa? Lippi mi ha parlato per la prima volta della Salernitana e dei contatti. Successivamente ho sentito Fabiani a Monaco in una call e ho avvertito l’affetto da parte del club. Anche da Monaco avvertivo l’affetto dei tifosi sui social e questo è stato incredibile. Queste cose non si dimenticano nonostante i trofei vinti.

Dobbiamo essere un gruppo forte simile ad una famiglia. Andiamo in battaglia insieme sia nelle sconfitte che nelle vittorie.

Io vivo per il calcio, se vivessi per i soldi non sarei qui. La mia famiglia è stata fondamentale, sono andato a Monaco per spiegare loro tutta la situazione perché non avrei potuto decidere da solo.

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