In campionato vincono Mineiro e Flamengo che restano così in testa alla classifica. Brutto periodo per il Palmeiras che scivola al quinto posto
foto Antonello Sammarco/Image Sport
nella foto: Hernan Crespo
Anche in questa settimana si è tenuto in Brasile, a cavallo tra le varie gare delle Nazionali, il turno infrasettimanale corrispondente alla 26esima giornata di campionato.
Hanno vinto entrambe per 3-1 ed entrambe in casa le due apripista Atletico Mineiro e Flamengo, con i rubronegros di Renato che pur senza Gabigol, Everton Ribeiro, de Arrascaeta e Bruno Henrique si sono imposti sulla Juventude archiviando la pratica già nel primo tempo con tre reti siglate nei primi 35 minuti di gioco (e subendo solo nella ripresa la rete della bandiera degli ospiti); successo più complicato, invece, per la capolista Atletico Mineiro che priva, tra gli altri, di Hulk e Vargas e dopo aver chiuso la prima frazione di gioco sullo 0-0 contro il Santos, è passata in svantaggio all’inizio del secondo tempo per poi ribaltare la gara negli ultimi venti minuti grazie soprattutto all’argentino Nacho Fernandez che, mandato in campo al 46esimo, prima ha trasformato il rigore del momentaneo 1-1, poi ha confezionato l’assist per la rete del sorpasso e infine ha realizzato il gol del definitivo 3-1. Ancora una volta, quindi, decisivo per gli uomini di Cuca un uomo subentrato a gara in corso dalla panchina.
Importante vittoria anche per il Fortaleza che ha battuto 1-0 in casa con un gol di Pikachu (giunto al suo sesto sigillo in campionato) un Gremio che, rimasto orfano in settimana del tecnico Felipe Scolari (che nelle quindici gare di campionato alla guida dei gàucho ha comunque conquistato ventuno punti, con una media di 1,40 a partita che, in proiezione, sarebbero valsi il nono/decimo posto in classifica anziché il diciannovesimo attuale…), è sempre più in piena crisi.
Vince ancora il Red-Bull Bragantino che in seguito alla conquista della finale di Copa Sudamericana sembra aver ritrovato la spinta propulsiva di inizio stagione e, dopo aver pareggiato con Corinthians e Flamengo e aver battuto in trasferta il Palmeiras, ha superato anche l’Atletico Goianiense (1-0) nonostante avesse giocato per oltre un’ora in l’inferiorità numerica.
Discorso opposto per quanto concerne il Palmeiras che, al contrario, pare aver smarrito la via della vittoria (che manca ormai da cinque gare, sette se si includono anche i due pareggi ottenuti in Copa Libertadores contro l’Atletico Mineiro e che hanno consentito ai Verdão di accedere alla finale) e ha pareggiato a reti bianche a Salvador contro il Bahia, scivolando così, nel giro di pochi giorni, dal secondo al quinto posto ex aequo con il Corinthians, che ha battuto 1-0 la Fluminense (seconda sconfitta nelle ultime tre gare per i carioca nelle quali hanno totalizzato soltanto un punto e zero reti realizzate…), e con una sola lunghezza di vantaggio sull’Internacional, che a sua volta ha superato per 3-1 l’America Mineiro; da evidenziare per i biancorossi di Porto Alegre la rete numero undici (di cui dieci nelle ultime undici gare!) di Yuri Alberto, che diventa così il capocannoniere solitario del torneo.
Pareggio per 1-1 tra la Chapecoense e l’Athletico Paranaense; nei due posticipi che hanno concluso la 26.esima giornata il Cuiabà ha battuto per 1-0 in casa lo Sport di Recife mentre è terminata in pareggio (1-1) la sfida del Morumbi tra San Paolo e Cearà.
San Paolo che alla vigilia della gara, a seguito del pareggio (il quinto consecutivo in campionato, adesso saliti a sei) conseguito nel posticipo della giornata precedente contro il Cuiabà, ha deciso di interrompere, di comune accordo, il rapporto con il tecnico argentino Hernan Crespo che ha lasciato così la squadra paulista dopo venticinque partite al tredicesimo posto in classifica, con sei vittorie, sette sconfitte e dodici pareggi in venticinque gare di campionato, ed eliminata ai quarti di finale sia in Copa Libertadores che in Copa do Brasil. Esperienza alquanto deludente quella dell’ex centravanti di Parma, Lazio, Inter, Chelsea e Milan, che pure era approdato sulla panchina del San Paolo con grandi aspettative, avendo lo stesso allenatore argentino condotto, nella stagione precedente, i suoi connazionali del Defenda y Justicia alla conquista della Copa Sudamericana; unico acuto della sua breve parentesi alla guida dei tricolor la vittoria, conseguita in primavera, nel campionato paulista. Al suo posto, ingaggiato l’ex tecnico del Flamengo (con cui ha vinto lo scorso Brasileirão, la Supercoppa del Brasile nonché l’ultimo campionato carioca) Rogerio Ceni, che del San Paolo era già stato allenatore da novembre 2016 a luglio 2017, nonché storico portiere-goleador per ben ventitré anni (dal 1992 al 2015), durante i quali ha collezionato in totale la bellezza di 1227 presenze (e ben 129 reti segnate, che lo pongono al primo posto in assoluto nella speciale classifica mondiale dei portieri goleador!), vincendo praticamente di tutto: tre campionati paulisti, tre campionati brasiliani, due Cope Libertadores, una Copa Sudamericana, una Supercoppa Sudamericana, due Recope Sudamericane, una Coppa Intercontinentale, un Mondiale per Club, oltre ad una serie di titoli minori; va precisato, tuttavia, che alcuni di questi titoli, in particolare quelli vinti agli inizi della sua avventura con il San Paolo, li ha conquistati in veste di portiere di riserva, avendo iniziato da giovane la lunghissima esperienza con la squadra paulista come rincalzo.
Intanto la Seleção, dopo la vittoria di venerdì scorso contro il Venezuela per 3-1 e il pareggio (il primo nelle qualificazioni al Mondiale che si terra in Qatar a dicembre 2022) contro la Colombia (con Ospina grande protagonista), ha battuto anche l’Uruguay per 4-1 (con reti di Neymar, doppietta di Raphinha del Leeds e gol di Gabigol) e adesso conduce il girone sudamericano con trentuno punti in undici gare, frutto di dieci vittorie e un pareggio.