La notizia a reti unificate. Il rosso di Massa a Spalletti sembra la reazione di uno che aveva il mariuolo in cuorpo. Abraham ci ha messo 85’ ad uscire, cacciato da Mou, non da Massa
Il mio Roma – Napoli 0-0
- Ehi, lo sai che il Milan è in vetta alla classifica di Serie A?
- Le altre notizie e le altre partite sono state letteralmente mangiate dalla vigilia del derby d’Italia e soprattutto dal Milan fresco capolista.
- Avremmo potuto accennare alla cura Colantuono, all’ex Calvarese che come don Masino ha rivelato che Cuadrado si tuffa meglio di Dybala e Chiesa e che parlerà del mani di Bernardeschi a Cagliari nelle prossime confessioni, oppure di Simeone che in carriera ha segnato 7 reti, tutte contro Sarri. Ma a chi frega?
- La fuga di Ronaldo aveva lasciato vuoti incolmabili tra le bagnaticce colonne dei giornali e tra i temi di arruffianati salottini tv, ma finalmente si può tornare alla tanto agognata normalità: a celebrare i record di Ibrainail, le lacrime di Castillejo che hanno ispirato De Amicis e la nuova miniserie su Calabria, il campione venuto dal profondo sud (anche se è nato in provincia di Brescia).
- “Il coriaceo Milan riesce nell’impresa di espugnare Bologna 11 contro 9 e approfitta del passo falso, che odora di sconfitta, della squadra di Elmas e Rrahmani per balzare in testa al campionato”.
- Godiamoci tutti il ritorno del Diavolo lassù sull’Olimpo.
- All’Olimpico invece si è svolto, per la cronaca, un miserrimo 0-0 tra Roma e Napoli. Miserrimo solo perché al cospetto degli epici eventi di questa giornata calcistica, non può essere definito in altro modo.
- Inebriato ancora dalle incursioni di Ballo-Toure, ci siamo trovati di fronte la tipica partita che solo dopo un po’ di tempo si riesce a valutarne il peso.
- Personalmente penso che siano 2 punti persi, ma non ci credo fino in fondo.
- Nella fase centrale, il Napoli meritava certamente un gol. E lo avrebbe meritato prima della Roma. Ma alla fine, i capitolini hanno avuto l’occasione concreta per la beffa.
- E quindi potrei anche pensare che sia stato un punto guadagnato, ma nemmeno ne sono troppo convinto. Sono appunto confuso.
- A questo, si è aggiunto Mario Rui che si è rasato la barba e non l’ho riconosciuto. Quando in area ha fatto da paciere tra Zielinski e Ibanez che si stavano strattonando ho strabuzzato gli occhi. Invece di mollare qualche pacchero senza senso, li ha addirittura divisi.
- Abramo (ah, se fosse stato Leao), il centravanti della Roma, ha avuto l’occasione più ghiotta del primo tempo. Ma prima e dopo non mi ha fatto capire niente. Mi ha ricordato mia moglie: “piove e devo comprare il latte, mi accompagni con la macchina?”. Esco per chiamare l’ascensore. “Aspè, devo telefonare un attimo mia madre”. Allora rientro in casa. “Ok, possiamo andare, il cellulare era occupato”. Torno sul pianerottolo. “Uh, sento la spia della lavatrice. È finita, devo stendere i panni”. Rientro. “Vabbè, vai tu. E lascia perdere il latte. Prendi due chili di arance, un quarto di mortadella e 3 casse d’acqua minerale”.
- Alla fine, come mia moglie, Abramo non è uscito. Ma in questo viavai, si è beccato il giallo. E a me, come con mia moglie, hanno iniziato a girare le teste.
- Il Napoli, di contro, avrebbe potuto segnare due volte con Insigne (ah, se fosse stato Bennacer) dalla posizione TAG e con Godimhen che ha sparato sul portiere da pochi passi.
- Questa occasione è stata cancellata dalla memoria della partita perché dopo è stato fischiato un fuorigioco, che però non c’era. Se Victor avesse segnato, persino Di Bello al Var avrebbe dovuto concedere il gol dello 0-1.
- Da segnalare inoltre i giocatori della Roma che hanno cercato in tutti i modi di confondere Massa, provocando con teatrali sceneggiate il fumantino Godimhen. Mentre in realtà è Abramo a salvarsi da un altro sacrosanto giallo per il calcio in testa a Zielinski. Probabilmente non lo ha colpito bene perché Piotr ha continuato a essere l’elegante ectoplasma di prima, ma l’entrata meritava sicuramente il giallo. E quindi il rosso.
- Quei rossi che in altre partite svolazzano che è un piacere.
- Da rosso diretto invece Maggio che si è presentato in tv col vestito da sposo di Tony Tammaro…
- Al 58’, l’azione più clamorosa della partita che, nonostante il replay, non ha chiarito l’esatta dinamica, se non che il pallone, Mancini e Ibanez hanno cozzato contemporaneamente nel palo con dolorose conseguenze. Per loro e per noi.
- Mentre Godimhen (ah, se fosse stato Giroud) di testa ha colpito la parte alta della traversa un minuto dopo. E questo è certo.
- A Zambo poteva essere fischiato un rigore, ma sia Massa che Di Bello non hanno applicato il regolamento del derby d’Italia. Un altro episodio controverso è quando Godimhen (ah, se fosse stato Krunic) ha rubato il tempo e la palla per la seconda volta al Rui Patricio ed è cascato in area. È stato atterrato? Non lo sapremo mai perché il Var non è intervenuto e probabilmente Di Bello è stato ingaggiato anche per i raplay.
- Mancini, come detto, solo a pochi passi non ha centrato il bersaglio e l’annebbiato Massa non ha ammonito di nuovo Abramo che per anticipare Ospina gli ha ciaccato la mano con il piede.
- All’85 finalmente Abramo è uscito dal campo, ma non è stato Massa a cacciarlo, come avrebbe meritato, bensì Mourinho.
- Massa è stato capace di buttare fuori i due allenatori, il preparatore dei portieri un magazziniere e il fioraio dell’Olimpico mentre in campo non ha tirato fuori un cartellino se non nei minuti di recupero.
- Esemplare il rosso a Spalletti: una serena discussione di fine gara sfociata con una espulsione diretta come se Luciano gli avesse bestemmiato la mamma. A sensazione, è la reazione di uno che aveva il mariuolo in cuorpo.
- La prestazione ancora una volta c’è stata, ma non so ancora dare un giudizio definitivo sul risultato. C’è confusione. La sensazione generale è che sia stata una giornata positiva: il meraviglioso e fantasmagorico derby d’Italia si è concluso con un nulla di fatto e le distanze sono rimaste invariate. Inzaghi poi è tornato ad allagare di lacrime i Navigli e Allegri continua con i sorrisi che, pompa pompa, alla fine sempre a 10 punti di distanza deve fare. E infine, il Milan capolista delle spintarelle, grazie al documentario su Padre Pioli da Pietralcina e la puntata di Quark sulla famiglia Maldini, ci toglierà un po’ di pressione.
- Forza Napoli Sempre
Gianluigi Trapani ilnapolista © riproduzione riservata