La sforbiciata volante di Godimhen ha dato il via al gioco del “se fosse entrata”. Se fosse entrata, il suo cartellino sarebbe salito a 250 milioni.
Il mio Fiorentina-Napoli 1-2
- Il presidente Commisso si è così espresso prima della partita: occhey, venite, vedete e perdete, occhey?
- E Spalletti aveva replicato: noi si viene a Firenze, vediamo e poi ci si ritrova dopo la partita. Per la consegna dei limoni.
- L’ultima parte gliel’ho consigliata io.
- Il saggio Rocco aveva anche profetizzato: occhey, i club che hanno i conti in rosso devono essere penalizzati, occhey?
- E ancora riferito al Napoli: occhey, prima o poi dovranno perdere, occhey?
- E sullo “zingaro” a Vlahovic: occhey, quel che è successo a Bergamo è vergognoso. I fiorentini certe cose non le fanno, occhey?”.
- E infine ai suoi tifosi: occhey, fate i bravi, voglio un bel clima, occhey?
- Rocco, mi duole dirlo, ma non ne ha azzeccata una.
- E lo stesso Vlahovic ne ha voluto seguire le orme: Haaland è più veloce. Ma su tutto il resto ce la giochiamo. A tressette, forse.
- L’ultima parte gliel’ho consigliata io.
- Chi invece se l’è giocata certamente, con un pressing asfissiante, è Italiano.
- E i presupposti non sembravano i migliori: gli strascichi della coppa e poi c’era il possibile gol dell’ex (Callejon), c’era quello che come tira tira contro il Napoli, segna (Bonaventura), c’era il nuovo Haaland (Vlahovic) e c’era Mario Rui che giovedì ha riposato, e quindi fresco per un nuovo raptus.
- Per lunghi tratti si è vista solo tattica e poco gioco: solo una fiondata di Pulgar dalla distanza che ha trovato pronto Ospina. Bonaventura, al suo posto, l’avrebbe svirgolata all’incrocio dei pali.
- Poi, nel bel mezzo del nulla, da un corner innocuo, una palla lenta e alta lì sul secondo palo…
- Se la Fiorentina avesse calciato l’angolo senza il Napoli in campo, avremmo visto lo stesso gol. Difatti, nessun giocatore azzurro ha abbandonato il proprio cuscino e Martinez Quarta ha segnato indisturbato nel cuore dell’area.
- Titolo del gol: ZZzzzzZZzzzz
- Al 32’ ho superato il mio limite di sopportazione e ho cominciato col Rosario, inveendo contro mezza squadra completamente fuori partita e più dedita alle babbucce che alle scarpette.
- Il rosario ha avuto effetto e, come nel caso del gol viola, anche qui, un lampo inaspettato: un lancio di Fabian dietro le teste viola per il nostro fenicottero rosso imprendibile.
- Victor Godimhen ha lasciato sullo start il suo marcatore che per fermarlo ha dovuto solo abbatterlo. In area di rigore.
- Insigne si è fatto parare il penalty prima che Lozano entrasse definitivamente in partita con la ribattuta dell’1-1.
- L’abem contro Dragowski che ha neutralizzato il tiro di Lorenzo, è stato automatico, come l’urlo al gol.
- Prima della conclusione del primo tempo, abbiamo anche assistito a un’opera d’arte incompiuta: sforbiciata volante di Godimhen che ha dato il via al gioco del “se fosse entrata”.
- Perché tutti, nessuno escluso, ha ribadito istintivamente dopo il gesto: uà, se fosse entrata… Il Minao ha detto: se fosse entrata, il cartellino di Osimhen sarebbe salito a 250 milioni.
- Diego: se fosse entrata, al 90’ avremmo avuto una nuova clausola rescissoria.
- Io: se fosse entrata, tutto lo stadio lo avrebbe applaudito. Ma poi ho pensato che i tifosi fiorentini certe cose non le fanno…
- A inizio ripresa, la svolta definitiva. Punizione sulla tre quarti, Zielinski ha effettuato una roba che io non ho mai visto: il cross di sinistro, invece del destro, effettivamente ha sorpreso la difesa gigliata.
- Palla sulla testa di Rrahmani, solo, a pochi passi da Dragowski e gol nell’angolo. 1-2 e profumo forte di tre punti.
- Bella poi la fuga sulla sinistra di Gonzalez: palla al centro e Haaland, abbastanza in solitudine, l’ha lisciata. Confermando che il tressette è un gioco troppo serio per lui.
- Per il resto della gara siamo tornati alle vecchie tradizioni un po’ perdute: Lozano ha fatto ammonire un avversario; Godimhen si è divorato un gol; è subentrato Elmas e ha cominciato a toccare il pallone 50/60 volte prima di passarlo; Kuli ha eretto il suo muro preferito e Mario si è fatto ammonire. Il tutto divorandoci un cospicuo numero di reti o di potenziali reti. Quei pranzi che, come da nostro costume, alla fine sai bene quanto pagherai. Magari a causa di una dormitina o di un raptus.
- L’unico momento davvero inedito è stato quando Insigne, uscendo dal campo non proprio gongolante e con la mano sulla bocca, ha detto qualcosa al mister la cui faccia ha creato più di un interrogativo e un altro gioco: cosa ha detto Lorenzo?
- Secondo Spalletti ha detto : ne avevo ancora; secondo il Minao ha detto: abem; secondo Diego: abem; secondo me: abem.
- La partita si è poi conclusa con qualche patema e sofferenza per lo più mentale che effettiva. Fallito più volte il colpo di grazia, l’idea della beffa ha coinvolto un po’ tutti.
- Dallo studio ho poi ascoltato il commento di Ciro Ferrara che ha elogiato il Napoli che sta imparando a vincere in più modi: dominando, soffrendo, sonnecchiando, rimontando. E che la vera differenza con il Napoli di Sarri, che pure seppe vincere 7 partite su 7, sta nel fatto che quella squadra aveva raggiunto il massimo livello perché era al terzo anno, mentre ora è alla prima stagione con Spalletti e con ampi margini di miglioramento.
- Tutto giusto, ma io aggiungerei, e credo sia una differenza ancora più fondamentale, che oggi non ci sia la sua Juve (sua, di Ferrara) in cima alla classifica a rompere i limoni. La Juve di Allegri che ha inventato il falso Ronaldo, il falso Pjanic, il falso pressing e il falso gioco, oggi non la vedo come quella dell’epoca. Anche perché Calvarese, Banti e Mazzoleni non ci sono più.
- Sempre primi, sempre felici.
- Forza Napoli Sempre
- Rocco, erano buoni i limoni? Occhey?
Gianluigi Trapani ilnapolista © riproduzione riservata