In Inghilterra è una notizia d’apertura. Perché l’attaccante inglese sarebbe titolare ovunque e perché Guardiola non guarda in faccia a nessuno (tranne che a Messi)
L’ha detto molto bene il Kun Aguero in una intervista a El Pais:
Se Guardiola ha un’idea di partita in testa, la realizza. Non gli importa se deve lasciare fuori squadra uno che ha segnato tre gol nelle ultime partite. Il nome del giocatore non ha importanza. A meno che non sia Messi.
E il calcio senza posto fisso di Guardiola fa un’altra vittima, eccellente: Raheem Sterling ha ammesso che potrebbe lasciare il Manchester City se non torna titolare.
La notizia in Inghilterra è da apertura. Per la caratura del giocatore e per il fatto che Sterling farebbe il titolare pressoché ovunque in Europa. Tranne appunto con Guardiola.
In estate avrà ancora un anno di contratto, scrive il Telegraph. E ha sospeso le trattative per il rinnovo. Ha iniziato solo 16 delle ultime 33 partite del City da titolare da febbraio e vuole vedere come si evolverà la situazione nelle prossime settimane.
Sterling aveva avuto colloqui piuttosto agitati con Guardiola ad agosto. Ma, nonostante la sua evidente frustrazione e infelicità per la sua situazione, Sterling ha più volte parlato da professionista:
“Non sono una persona che si lamenta. Non ne faccio un affare più grande di quanto non sia in realtà. Vado avanti con il mio lavoro. Faccio quello che devo fare”.