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Insulti razzisti a Koulibaly, la Digos studia i filmati del Franchi per individuare i responsabili

Si confrontano le immagini degli spalti con quelli dei tornelli. La Fiorentina promette di allontanare i responsabili. Oggi la decisione del Giudice Sportivo che potrebbe chiedere un supplemento di indagine

Insulti razzisti a Koulibaly, la Digos studia i filmati del Franchi per individuare i responsabili

La Digos di Firenze studia le immagini del Franchi per individuare il responsabile degli insulti razzisti a Koulibaly, Osimhen e Anguissa dopo Fiorentina-Napoli. Il Corriere dello Sport scrive che nel mirino ci sarebbe un giovane di circa 25 anni, ma che per esserne certi occorre il riscontro video.

“La Digos di Firenze è al lavoro per identificare i responsabili. Sotto la lente ci sarebbe la posizione di un giovane di 20-25 anni, ma serve il riscontro video. Al vaglio ci sono le riprese delle telecamere di sorveglianza dello stadio. Si starebbe confrontando il materiale degli occhi elettronici puntati sugli spalti con quelli direzionati sui tornelli di uscita”.

Secondo quanto scrive Repubblica, il responsabile non sarebbe uno soltanto, si tratterebbe di un gruppo di razzisti.

No, non era un singolo scemo. Il tifoso della Fiorentina che domenica sera ha urlato «scimmia» a Koulibaly non era solo: c’era un gruppo di razzisti. Questo dice la relazione che la Procura federale ha inviato ieri al Giudice Sportivo al termine di quella che è stata una vera e propria inchiesta sul campo”.

Oggi intanto arriverà la decisione del Giudice Sportivo, che potrebbe anche decidere di chiudere la curva viola. Ma Repubblica non esclude nemmeno la possibilità che venga chiesto un supplemento di indagine.

Possibile però la richiesta di supplemento di indagine figlia della norma voluta dalla Figc nel 2019 per sgravare i club dalla responsabilità oggettiva”.

Ieri la Fiorentina ha preso posizione in modo ufficiale con una nota.

“Una volta identificati dalle autorità sarà cura della stessa Fiorentina proibire l’accesso allo stadio alle persone coinvolte, augurandosi lo stesso impegno da parte di tutte le società. Il presidente e la società non possono che accogliere con amarezza episodi in cui l’ignoranza e la stupidità di qualcuno mettono in imbarazzo non solo la serietà del club, ma di tutta Firenze”.

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