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La Cgil: «L’Inter ha licenziato tre magazzinieri che guadagnano un centesimo di Lautaro»

A Radio Punto Nuovo: «I club di Serie A non vogliono riconoscere i minimi salariali ai loro lavoratori, il tavolo è saltato»

La Cgil: «L’Inter ha licenziato tre magazzinieri che guadagnano un centesimo di Lautaro»
Parma 08/08/2021 - amichevole / Parma-Inter / foto Image Sport nella foto: striscione tifosi Inter

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Francesco Aufieri, Slc Cgil:

Il licenziamento di tre magazzinieri all’Inter è qualcosa di inaccettabile. Lavorano all’Inter da molti anni, sono storici dell’Inter. Ci comunicano che l’azienda avrebbe deciso di esternalizzare uno dei quattro magazzini del centro tecnico dell’Inter. E per quelle persone non c’è spazio in nessun posto nel club e quindi rimangono a casa. Abbiamo segnalato la nostra contrarietà e la società che dovrebbe gestire questi magazzini potrebbe assumerli solo con un salario molto più basso e senza nessuna garanzia. Tecnicamente non hanno ancora licenziato questi tre lavoratori, ma dal primo novembre possono essere licenziati e l’azienda anche ieri mattina ci ha confermato che verranno licenziati. Tutto questo nello stesso giorno in cui vengono garantiti stipendi pazzeschi ai giocatori.

Si butta via l’ultimo anello della catena ovvero i magazzinieri, quelli che guadagnano di meno, in tre non fanno un centesimo dello stipendio di un giocatore o di un dirigente. Due anni fa, la Serie A ci ha convocati per costituire un contratto collettivo per i lavoratori dipendenti non sportivi. Oggi è una giungla dove c’è di tutto di più, ma da due anni questo contratto non si sta facendo. Anzi, le società di serie A non vogliono riconoscere i minimi salariali e il tavolo sta saltando. Siamo fermi a livelli salariali non accettabili. Stiamo parlando di minimi standard, non riusciamo ad avere un passo in più. La riforma dello sport messa in cantiere dall’ex ministro Spadafora non è andata in porto e anche questo Governo l’ha posticipata. Parliamo di centinaia di migliaia di persone e non si chiamano Lautaro Martinez.

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