In un quarto d’ora Giovanni Simeone chiude la partita. Stanno venendo al pettine anni di spese folli, plusvalenze pure per giocatori mediocri come Arthur

La Juventus perde anche a Verona: 2-1. La crisi di Allegri è senza fine
In principio, fu Preben Elkjaer Larsen che un pomeriggio degli anni Ottanta fece a pezzi la Vecchia Signora e segnò il gol del 2-0 senza una scarpa. Poi, arrivò l’anno di Perugia e di Collina, con Cammarata che lanciò l’avvisaglia di quel che sarebbe successo il pomeriggio di Calori. Oggi, anno 2021, è toccato a Giovanni Simeone che forse non voleva essere considerato solo il giustiziere di Sarri e per par condicio hanno aperto la crisi più profonda di Allegri e della Juventus. Due a uno per il Verona e bianconeri noni in classifica con 15 punti in 11 partite (come il Verona). Una media da decimo posto appunto. La Juve ha segnato 14 gol e ne ha subiti 15: una frana. Mentre da Londra arrivano notizie del Manchester United che asfalta il Tottenham di Paratici (a ridaje) trascinato dal pacco Cristiano Ronaldo.
La Juve è a pezzi. Checché ne dica Andrea Agnelli con dichiarazioni fuori dal mondo. Seconda sconfitta consecutiva dopo quwlle in casa contro il Sassuolo. La Juventus sta pagando anni e anni di spese folli per costruire una squadra senza capo né coda. Che addirittura è costretta ad aggrapparsi a McKennie un centrocampista ordinario. La Juventus è fondamentalmente una squadra mediocre, modesta. Che sta incarnando le barzellette dei carabinieri. Solo in una barzelletta si può pensare di sostituire Cristiano Ronaldo con Moise Kean. Purtroppo per i bianconeri in campo non vanno i media compiacenti. Ci va Arthur il brasiliano scambiato con Pijanic in uno dei 42 affari considerati sospetti dalla Covisoc, sospetti per le plusvalenze. E Arthur si è esibito in un retropassaggio da torneo scolastico, Simeone ha ringraziato e ha firmato l’1-0. Ha poi bissato con un gol straordinario, a giro. Ma che giro. Nemmeno un quarto d’ora e la Juve era già sotto di due reti.
La sconfitta è stata ampiamente meritata. In circa 80 minuti, la Juve non ha costruito granché. Qualcosina ma nulla di che. Tudor, che l’anno scorso aveva rotto con Pirlo, si è preso la sua rivincita. Quest’anno solo un miracolo potrà tenere la Juventus in Champions.