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L’ex arbitro Pieri: «Il secondo rigore dato al Napoli contro il Bologna non può essere mai rigore»

A QS: «Aprire il microfono agli arbitri? Idea interessante, ma da verificare. E’ l’Aia che deve andare sul web per fugare i dubbi»

L’ex arbitro Pieri: «Il secondo rigore dato al Napoli contro il Bologna non può essere mai rigore»
Napoli 28/10/2021 - campionato di calcio serie A / Napoli-Bologna / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Lorenzo Insigne

Sul Quotidiano Sportivo un’intervista all’ex arbitro Tiziano Pieri. Il tema è il Var. E commenta anche il secondo rigore concesso al Napoli contro il Bologna, nell’ultima giornata di campionato.

«Per me il primo rigore dato al Napoli è corretto, era un errore e il Var doveva intervenire. Il secondo invece non può essere mai rigore, ma è un caso ancora diverso da quelli di Inter-Juve ed Empoli-Inter. È diverso ancora da quello di Venezia-Salernitana, dove è grave non fare un over rule».

Sul contatto Handanovic-Defrel.

«Quello è un caso chiarissimo. Se vogliamo premiare il portiere che cerca di levarsi dopo essersi lanciato, allora nessun rigore esisterebbe più perché nessun portiere esce per commettere fallo apposta. Ma la colpa di Handanovic resta, ha colpito Defrel. La volontarietà non esiste più».

Aprire il microfono degli arbitri li aiuterebbe?

«Io inizierei gradualmente, è un’idea interessante, ma da verificare. Però in generale bisogna comunicare, uscire dalla campana di vetro. Io ad ogni designazione farei una conferenza stampa e spiegherei cosa ha funzionato e cosa no nelle gare precedenti, dare indicazioni precise. Archivierei gli episodi controversi in un canale consultabile. Questo spazio deve essere dell’Aia, deve andare sul web a spiegare per fugare i dubbi».

Il fatto che all’estero vada meglio non dipende dagli arbitri, dice.

«Lo dimostra il fatto che anche i nostri in Champions fischiano meno. Dipende dal modo in cui giocano le squadre. Anche qui è un discorso di cultura: in Inghilterra ogni discussione finisce con la partita, in Italia si fanno interpellanze parlamentari. Io sono stato criticato per aver detto che era buono il gol della finale di Nations League, ma ho solo spiegato che l’arbitro aveva applicato bene il regolamento. Poi i regolamenti si possono anche cambiare, ma gli arbitri devono fare applicare quelli in vigore. Chi pensava che il Var avrebbe portato serenità si sbagliava».

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