Zazzaroni e i lamentosi del pallone: finché c’è calcio c’è lagnanza

Sul Corriere dello Sport commenta le lamentele di Sarri e Commisso, ma anche di Lega e Figc. Lamenti continui che caratterizzano il pallone

commisso

Genova 18/09/2021 - campionato di calcio serie A / Genoa-Fiorentina / foto Image Sport nella foto: Rocco Commisso

Finché c’è calcio c’è lagnanza”, scrive Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport. Si riferisce ai lamenti di Maurizio Sarri e Rocco Commisso, ma anche di Figc e Lega.

Il tecnico della Lazio, ieri, ha detto di non riconoscersi più nel calcio, diventato uno show macinasoldi che gli impedisce di lavorare con i suoi uomini come vorrebbe.

Zazzaroni scrive:

“Tutto vero, non nuovo eppure condivisibile; è altrettanto vero che proprio il calcio business consente ad allenatori e giocatori di guadagnare cifre un tempo considerate impensabili”.

Curioso, però, continua, che Sarri si lamenti quando non è lui penalizzato dalle Nazionali ma il suo avversario, l’Inter di Inzaghi, che probabilmente dovrà fare a meno dei sudamericani.

Poi c’è Commisso, che ha criticato l’incidenza dei procuratori sui destini dei loro assistiti. Zazzaroni risponde anche a lui, ricordando che la legge Bosman esiste da 26 anni e che ha consentito ai club di prendere calciatori a parametro zero.

“Se i presidenti vogliono realmente cambiare lo stato delle cose, questa disposizione di legge, devono rivolgersi alle istituzioni”.

Per quanto riguarda le commissioni eccessive,

“gli stessi presidenti paganti dovrebbero trovare un accordo globale, perché sino a quando alcuni loro colleghi continueranno a elargire decine di milioni agli intermediari, per evitare di pagare il cartellino, l’andazzo non cambierà”.

Poi ci sono Figc e Lega. Si lamentano anche loro perché il Governo non ha accolto la loro richiesta di sostegni fiscali.

“Non hanno gradito – non è la prima volta – il comportamento del sottosegretario con delega allo Sport, Valentina Vezzali che, a loro dire, avrebbe inviato in ritardo e in forma incompleta la richiesta di ‘sostegni fiscali’ per il calcio”.

Non sarebbe però colpa della Vezzali, ma dei tecnici di Palazzo Chigi che hanno obiettato che la richiesta superava i termini fissati dal Governo.

“E quindi ciccia. Altre lacrime”

Correlate