Mertens giocatore d’altri tempi e di altro calcio. Bakayoko è molto più utile al Napoli quando gioca nel Milan
FALLI DA DIETRO – 14° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2021-22
È la notte di Diego.
Energie esoteriche nel cielo di Fuorigrotta.
Napoli, città mistica e magica, spirituale e terragna si inventa l’omaggio più sincero e passionale al suo Re indimenticato.
In campo undici dèmoni regalano i trenta minuti più belli degli ultimi dieci anni.
Resteranno a lungo nella memoria quei trenta minuti ruggenti e implacabili.
Impossibili da dimenticare.
Schiantato letteralmente il manipolo del sor Polpetta allibito.
Sbaglio o è l’unico a non avere il rosso fregio sulla guancia nel giorno della solidarietà alle donne?
Deve assistere meravigliato e sbigottito a una sequenza d’incanto, che avrebbe potuto concepire lui qualche annetto fa.
Quando era più felice e meno appesantito dagli anni e dai quintali di banconote che gli ingombrano tasche e cervello.
Ventiquattro passaggi di fila. Coinvolti tutti gli undici azzurri in campo. Spettatori inermi e stupiti gli Aquilotti.
Un fraseggio sublime. Da vedere e rivedere. E mostrare in tutte le scuole calcio del mondo.
Il Pibe di Fratta apre al Fiammante Fiammingo. L’Amore Nostro mette a sedere Patric, evita Acerbi e fulmina Reina.
Il cronometro segna 10.
È proprio una notte di magia.
È la notte di Dries. Degno erede di Diego.
È la notte dell’Amore Nostro.
Giocatore d’altri tempi e di altro calcio.
Segnerà ancora con una bordata da fuori, di prima.
Un’autentica meraviglia racchiusa tutta nel gesto stupito del Brillantina che proprio non crede ai suoi occhi.
È la notte di Ciro. Il napoletano del Brabante.
Che entra con mezza squadra decimata, e si prende sulle spalle tutte le responsabilità.
Sul primo gol urla “Qua!”.
E il suo dito a indicare questa terra napoletana riassume tutte le sue scelte di uomo, tutta la sua scelta di appartenenza.
Ricordiamocela sta partita.
Ricordiamoci di Charlie Brown Lobo che sembra il nuovo Iniesta.
Ricordiamoci dell’Imperatore, insuperabile muro nero.
Ricordiamoci della classe finissima dell’Odalisco Andaluso e del Signorinello Pallido.
Ricordiamocela sta partita.
Ma per ora dimentichiamocela in fretta.
Fra tre giorni si parte per l’Emilia.
I Ceramisti hanno appena sbancato San Siro consentendoci di godere da soli la vetta.
In verità una notevole mano l’ha data il Bakacoso, rivelatosi molto più utile al Napoli quando gioca nel Milan.
I Ceramisti hanno una specialità certificata.
Mettere in difficoltà le “grandi”.
Se vedono maglie rossonere poi, si esaltano.
A Milano giocano una partita che è esempio di tattica e applicazione.
Spiccano individualità squisite.
Berardi, non è una novità.
Lo è Matheus Henrique de Souza .
Giovane brasiliano di Sao Paulo che ha ormai raggiunto un grande livello di maturità.
Vero centrocampista totale, sradica palloni e illumina la manovra.
È lui la vera sorpresa, per chi non lo conosceva prima.
Poi c’è Gianluca Scamacca. Che è un Signor Giocatore.
Il goal del pareggio è una perla. Sintesi di tecnica e fisicità.
Tutti preoccupati per il nove che manca al Mancini.
Se mi guardo intorno, in Italia non avrei molti dubbi.
E punterei diretto su di lui per la rincorsa al mondiale del Qatar.
Magari come alternativa.
La notizia del giorno è la vittoria della Dea a Torino.
Nossignori.
La notizia dell’anno è la Juve indagata per falso in bilancio.
Agnelli, Paratici e Nedved sotto inchiesta. Finalmente un triplete.
Del resto la Juve ci ha abituato ogni anno a varianti nuove. Anche se il virus sempre quello è.
L’affare sembra serio.
E pare che coinvolga molte altre società.
Anche perché le plusvalenze sono come l’amore, si fanno sempre in due.
Leggo che è un “vizio italiano”, che così fan tutte. Come sottolinea Cucchi.
Il bubbone è finalmente scoppiato. Servirà a mettere fine al fenomeno?
Il rischio che la grande inchiesta si risolva in una bolla di sapone c’è.
È già successo nel 2018. Col Chievo Verona.
Ma stavolta la Procura Figc appare irremovibile.
Già ordinati tarallucci e vino.
È la Giornata contro la violenza alle donne.
Dinanzi al Castellani la giornalista Greta Beccaglia viene molestata in diretta TV.
Dallo studio una collega commenta:”Via non te la prendere! Era un fallo di mano non intenzionale!”.