Direzione molto convincente, cartellini mostrati in modo coerente. Sul fallo da rigore del senegalese però lo salva Aureliano al VAR
Tanti incroci pericolosi, nella 13^ giornata, e Rocchi opta l’esperienza di Paolo Valeri per Inter-Napoli. Scelta che si è rivelata davvero azzeccata: il direttore di gara romano non perde mai il controllo della partita, sceglie una linea e la mantiene con coerenza quando distribuisce i provvedimenti disciplinari. L’unico neo è non aver chiamato in presa diretta il tocco col braccio di Koulibaly che ha portato al calcio di rigore per i nerazzurri; puntuale però la segnalazione di Aureliano.
Qualche leggera protesta dell’Inter sul vantaggio del Napoli al 17’: contestato il contrasto fra Zielinski e Barella, che poi porta alla rete del polacco nello sviluppo dell’azione. L’intervento del centrocampista azzurro è pulito sul pallone e il contatto è nella norma: gol valido. Al 23’ la piccola macchia nella serata di Valeri: Barella gira a centro area, Koulibaly tocca col braccio ma l’arbitro dalla sua prospettiva non vede l’apertura del destro e nemmeno l’irregolarità. Aureliano non attende nemmeno la fine dell’azione per richiamare il collega alla on-field review, in pochi istanti Valeri risolve giustamente concedendo il rigore e ammonendo il difensore senegalese vista la pericolosità dell’azione.
Giusti gli altri cartellini gialli mostrati a Osimhen, Rrahmani, Calhanoglu, Vidal, Handanovic e Dzeko (che rischia anche il secondo nel finale). Ottima la quantificazione del recupero nel secondo tempo: otto minuti in virtù delle lunghe interruzioni per gli infortuni alla testa negli scontri Osimhen-Skriniar e Dzeko-Ospina.