Il quotidiano spagnolo non trattiene il rancore e dimentica l’antisportività di Marquez che inventò la marcatura a uomo nel motociclismo

Ancora oggi i giornali spagnoli mentono su uno dei più gravi episodi di antisportività della storia mondiale dello sport. Con Marc Marquez che di proposito rinunciò a disputare la sua gara per ostacolare Valentino Rossi che si stava giocando il Mondiale con Lorenzo. Marquez non voleva che lui vincesse il decimo titolo e andò su tutte le furie quando Valentino denunciò l’evidente gioco tra i due spagnoli. Marcato a uomo da Marquez, Valentino si rese protagonista di un gesto mai del tutto chiarito. Spostò un piede ma non fu certo il suo calcio a far cadere Marquez. Uno dei rari casi di simulazione nel motociclismo. Poi, incredibilmente, il povero Marquez è stato vittima della maledizione del decimo titolo e una serie di infortuni glielo sta impedendo.
Ecco cosa scrive ancora oggi El Paìs, nel giorno del ritiro di Valentino Rossi.
Dopo aver perso la posizione di dominio in Yamaha per l’ascesa di Lorenzo, l’italiano ha tentato la fortuna in Ducati, senza ottenere successo – svanì l’illusione del titolo per una fabbrica italiana con un pilota italiano -; e ha finito per tornare nella fabbrica giapponese per sentirsi di nuovo un pilota. Obiettivo raggiunto. E arrivò molto vicino a vincere la sua decima Coppa del Mondo, tanto quanto a offuscare tutta la sua magnifica carriera con un’azione disperata in cui finì per buttare fuori pista Marc Márquez, il suo ultimo grande rivale, nell’ottobre 2015.