Non servono gli avvocati per riportare il pallone sul piede sinistro di Maradona della statua di Sepe. Sarebbe stato meglio non divulgare le foto “sbagliate”
No, Domenico, no, Domenico Sepe, scultore. Addirittura metti in mezzo gli avvocati per quella foto della statua di Maradona col pallone sul piede destro, abbondantemente pubblicata dai giornali (e da noi riportata) senza che tu protestassi mai.
Se per la riminese Francesca galeotto fu il libro e chi lo scrisse, galeotta è stata la foto della statua di Maradona e chi la pubblicò col piede destro sul pallone.
Ora, Domenico, a parte che il nostro articolo voleva essere solo grazioso su una graziosa curiosità, ora tu ci invii una foto diversa, sulla statua riveduta e corretta, definitiva, con Maradona di bronzo che trascina il pallone di bronzo col piede sinistro di bronzo. Ma questa foto viene fuori solo adesso e noi non l’avevamo mai vista prima.
Domenico, con questo bel nome biblico di devoto al Signore, che condividiamo, ti sei legittimamente risentito per quello che ho scritto su Il Napolista su una foto sbagliata ma divulgata dai giornali, e addirittura metti in mezzo gli avvocati. Noi abbiamo appena sparato una freccia delicata e tu, Domenico, risponde con le cannonate.
Suvvia, Domenico, pubblichiamo la foto della statua corretta e andiamo a farci una pizza, magari anche con gli avvocati se sono di bocca buona. Io entrerò in sala col piede sinistro.
Un abbraccio, senza facce di bronzo.
Questa la lettera dell’avvocato Pasquale Auricchio
Gentilissimo Direttore Gallo,
Con la presente, nella qualità di avvocato del Maestro Domenico Sepe, Le esprimo il grande rammarico per la pubblicazione dell’articolo del Sig. Carratelli su “Il Napolista” sull’argomento in oggetto.
Orbene, l’articolo, oltre a infangare l’immagine e l’eccellenza del Maestro che è riconosciuta in Italia e all’estero, è anche fuorviante e privo di fondamento scientifico e tecnico.
Innanzitutto la statua non è stata ancora installata e quella foto pubblicata non è per nulla quella dell’opera definitiva, ma beffeggiare l’artista credo sia un’azione di ignobile e bassissima qualità della persona che scrive l’articolo.
Ciò premesso, per la credibilità e la naturalezza della sua testata on line e, onde evitare approfondimenti con conseguenti seri provvedimenti che il Maestro intende prendere, invito la rimozione dell’articolo entro 24 ore dal ricevimento della presente.
In fede,
Avv. Pasquale Auricchio