POSTA NAPOLISTA – Quel che contestiamo sono le modalità con cui DAZN vuole uscire dal cul de sac economico in cui si è cacciata
Gentile direttore, concordo: si può vivere tranquillamente senza calcio. E non siamo neanche indignati per la scelta di DAZN di cambiare le regole in corso d’anno. Possono farlo. Gli utenti faranno le loro scelte.
Ciò che si contesta, senza stracciarsi le vesti, sono le modalità con cui DAZN vuole uscire dal cul de sac economico (a mio avviso) in cui si è cacciata.
Mancanza di visione e flessibilità operativa.
Trenta euro al mese possono essere anche adeguate per un palinsesto con tanti sport. Ma a chi vuole vedere il calcio e non gli interessa la boxe o altri sport? Non sarebbe stato meglio avere degli abbonamenti “modulari” in cui ognuno costruiva il suo palinsesto? Oppure degli abbonamenti di gruppo, di famiglia o come vogliamo chiamarli a prezzi scontati? Lo fanno in tanti: vedi ad esempio Spotify.
Infine la doppia utenza. Io sono spesso assente da casa la domenica pomeriggio e, in un campionato nel quale il Napoli sembra poter giocare solo alle 18, usufruisco della possibilità della doppia visione. Mentre la mia famiglia guarda la partita sulla smart tv io, a qualche isolato di distanza la guardo attraverso il pc. Dovrei forse spendere 60 euro al mese?
Ho acquistato l’abbonamento in offerta a 19,90 al mese e a determinate condizioni.
Se mi dovessi trovare senza la doppia visione e magari, l’anno prossimo, a 30 euro al mese, rinuncerei al calcio.
Concordo: si può vivere tranquillamente senza calcio. Sarà questo calcio a non vivere senza i diritti tv, streaming e quel che sia.
Cordiali saluti.
PS: che si debba vedere bene, in un’epoca di 4K, è un prerequisito scontato