Al CorSera: «. Dybala? Il migliore della Juve ma per diventare leader serve continuità e lui è stato molto assente per gli infortuni»

Il Corriere della Sera intervista Gianluigi Buffon, ex portiere della Juve oggi al Parma. Dice di essere felice e soddisfatto della sua vita fin qui. E parla del ruolo del portiere, su cui spesso si sofferma con i ragazzini della sua «academy».
«Gli dico che hanno scelto un ruolo speciale, che implica delle responsabilità che gli altri giocatori e molte volte anche gli allenatori, non sanno nemmeno quali siano. Dico loro che devono essere forti, spregiudicati e coraggiosi, per affrontare qualsiasi tipo di avversità e critica. E poi di volersi migliorare sempre: io adesso mi sento un portiere migliore di 4-5 o 7 anni fa. Poi faccio l’esempio di Mendy del Chelsea, che era senza contratto fino a 4 anni fa e ha vinto la Champions: il sogno ti dà quella leggerezza che ti fa arrivare a qualcosa di impensabile».
A una settimana da Juve-Napoli gli viene chiesto del gol di mano di Maradona, per il quale Shilton non ha mai perdonato Diego.
«Io l’avrei perdonato, va accettato. E poi mi ricordo quando ero bambino, dopo oltre un mese non sapevo ancora se Diego l’avesse toccata di mano o di testa, perché era stato così bravo in quel gesto da renderlo incredibile».
Torna sulla questione della Juve che con l’arrivo di Ronaldo ha smarrito il suo Dna.
«Ho detto questo perché lo penso e facendo una riflessione più approfondita arrivo a dire che chiaramente la colpa non è di Cristiano, perché lui è quello e quando prendi un giocatore di quel calibro tu sai a cosa vai incontro. C’è da capire se gli altri sono preparati e secondo me molti giocatori non erano pronti a poter condividere un certo tipo di esperienza. Vuoi o non vuoi, un po’ tutti si sentono Cristiano e questo non deve mai accadere, soprattutto in realtà come la Juve. Quando lui è arrivato a Torino, io sono andato a Parigi. E quando sono tornato ho visto qualcosa di diverso, che non mi ricordava più quello che avevo lasciato».
Su Dybala:
«Dybala è sicuramente un leader tecnico, perché è il miglior giocatore che ha la Juve. E poi devo dire che negli ultimi anni è maturato tanto e sta vestendo il ruolo di uno dei leader della squadra. Per poter mettere in pratica questo tipo di ruolo però devi esserci e Paulo negli ultimi due anni è stato molto assente per gli infortuni. Nel momento in cui trova continuità, si consacrerà anche leader della Juve, insieme ad altri 3 o 4».